Cronaca

Nucleare civile e militare: a
Viadana buona partecipazione

A conclusione gli organizzatori hanno lanciato la campagna raccolta firme di una petizione per l’istituzione della Commissione Consigliare Ambiente a Viadana, non ancora realizzata, ma ritenuta necessaria

Un buon numero di persone ha partecipato alla serata organizzata a Viadana venerdì scorso 15 dicembre sul tema del nucleare civile e militare che ha coinvolto diverse associazioni del territorio.

I due relatori hanno catturato l’attenzione dei partecipanti e scaldato l’atmosfera, nonostante l’auditorium fosse scarsamente riscaldato per cause non precisate; Mario Agostinelli, ricercatore chimico-fisico presso l’ENEA, attuale Presidente dell’Associazione Laudato Si, un’Alleanza per il clima, la cura della Terra e la giustizia sociale si è soffermato in particolar modo sulla improponibilità del ritorno al nucleare civile, sia per l’insostenibilità dal punto di vista economico, che soprattutto per l’insicurezza della tecnologia che, nonostante la tanto proclamata evoluzione, negli ultimi decenni non ha dimostrato alcun avanzamento significativo per innocuità e assenza di rischi per ambiente e salute, in quanto le catastrofi avvenute non sono ancora da escludere per il futuro ed inoltre non emerge alcuna possibilità di arrestare la crisi climatica in fase di accelerazione progressiva; contrarietà è stata espressa anche circa il recente accordo preso a COP 28 da una ventina di stati per triplicare la potenza nucleare installata.

Lo scienziato ha chiaramente proposto, come unica scelta strategica, la produzione di energia con il solare e l’eolico, soluzione molto più rapida, sostenibile e garanzia di occupazione anziché il nucleare che prevede tempi biblici per la realizzazione.

È successivamente intervenuto Elio Pagani, Presidente del Centro Documentazione Abbasso la guerra per elencare, attraverso la proiezione di slide, la spaventosa evoluzione delle armi nucleari negli ultimi decenni: nonostante gli accordi internazionali che in teoria ne hanno ridotto la quantità, sono ancora al 90% possedute da Russia e Stati Uniti, per una potenza totale equivalente a oltre 400.000 (quattrocentomila) bombe di Hiroshima.

Soffermandosi sulla spiegazione della differenza tra armi nucleari strategiche e tattiche, è emerso che in ogni caso le bombe atomiche sono oggi 40 volte più distruttive di quelle di Hiroshima e Nagasaki e comportano nuovi investimenti di cifre spaventosamente esorbitanti, risorse ingiustamente sottratte alle necessità di sussistenza delle fasce più disagiate dell’umanità.

Pagani ha poi sottolineato il fatto che il nucleare militare è legato in maniera indiscussa alla produzione di energia nucleare in quanto i Paesi attualmente in possesso di bombe atomiche sono gli stessi che hanno sviluppato le centrali nucleari, evidenziando che nel 2020, 2021, 2022 gli scienziati atomici statunitensi avevano avvicinato ai 100 secondi le lancette alla mezzanotte della apocalisse atomica, mentre dal gennaio 2023 siamo a 90 secondi, considerando anche il rischio di attacco nucleare per errore.

L’alternativa a questa logica sciagurata è la proposta, già adottata da diversi Paesi e sostenuta anche da diversi comuni italiani è l’adesione fattiva al Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari – TPNW – a tal proposito alla serata erano stati invitati sindaci e consiglieri dei comuni del territorio per caldeggiare tale iniziativa, ma scarsa è stata la partecipazione concreta. Va apprezzato che il Comune di Viadana ha approvato una mozione in tal senso nel settembre 2022, promossa anche dalla consigliera di opposizione Zaffanella, presente all’incontro, per dire basta alle armi nucleari sul territorio italiano.

L’evento ha raccolto anche significativi interventi di rappresentanti di varie associazioni della nostra zona che si occupano di pace, ma anche di scelte per l’energia rinnovabile e contro il nucleare e che hanno sollevato la necessità di incidere in modo più determinato contro l’attuale nostalgia politica ed economica del nucleare.

A conclusione gli organizzatori hanno lanciato la campagna raccolta firme di una petizione per l’istituzione della Commissione Consigliare Ambiente a Viadana, non ancora realizzata, ma ritenuta necessaria dai promotori per far fronte agli attuali problemi ambientali e sanitari locali, ma anche per adottare decisioni condivise contro la grave crisi climatica in corso a livello planetario.

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