Caracci e media Gazzuolo:
giganteschi auguri a tutti...
A Gazzuolo gli auguri, intrecciati nella rete di protezione dei lavori che interessano la Fondazione Caracci. A raccontarci il tutto Mariangela Novellini
Scuole e anziani, nipoti e nonni, in una sinergia che a Gazzuolo ha dato i suoi frutti. E in questo Natale ha scaldato i cuori. La chiamano cittadinanza attiva: è la compartecipazione, di tutti i soggetti senza distinzioni, alla vita del proprio paese: fare, al posto di lasciar fare agli altri. Esserci e partecipare. Una installazione semplice, così come semplice dovrebbe essere il Natale. Il figlio di Dio nasce in una grotta, a fianco di un bue e un asinello che lo scaldano, tra pastori e povera gente.
Semplice, ma non per significato, percorso ed importanza. A Gazzuolo gli auguri, intrecciati nella rete di protezione dei lavori che interessano la Fondazione Caracci. A raccontarci il tutto Mariangela Novellini, presidentessa della Fondazione stessa. Giganteschi auguri. Come gigantesco è il cuore…
“Questa installazione – ci spiega – è il lavoro nato a conclusione degli incontri svolti all’interno del progetto coordinato da CSV – Cittadinanza e Costituzione – realizzato presso la scuola media di Gazzuolo. Sono state coinvolte due classi seconde e una classe prima, che dopo aver conosciuto, con il supporto di Unicef, la carta dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, hanno condiviso l’importanza di concretizzare un’azione di cittadinanza attiva con l’aiuto di Università Verde”.
“L’attenzione è andata alla residenza per anziani Caracci, ora in ristrutturazione e coperta da ingombranti impalcature. Si è scelto di portare un segno di attenzione alle persone che sono in condizione di fragilità a causa della vecchiaia. Con lettere giganti, realizzate con tessuti di recupero, sulla rete di cantiere abbiamo intrecciato il lavoro dei ragazzi con quello degli anziani, per un augurio di BEN-ESSERE a tutti coloro che passano da Gazzuolo“.
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