Spineda, stretta sulla piazzola:
poco differenziato, ora si cambia
La Piazzola comunque continuerà ad essere accessibile ma solo per un paio di pomeriggi la settimana con la presenza di un custode per verificare il corretto conferimento dei rifiuti
E’ sicuramente finita la pacchia per i cittadini di Spineda (ma anche per chi residente non era) abituati ad entrare nella piazzola per lo sversamento dei rifiuti La notizia, già nell’aria, è stata ufficializzata venerdì sera durante un acceso dibattito organizzato dalla Casalasca Servizi, la società incaricata del servizio raccolta rifiuti. Dal 1 gennaio, quindi tra una decina di giorni anche a Spineda verrà introdotto il ritiro porta a porta attraverso giorni e date già fissate attraverso apposito calendario. Durante l’assemblea, seguitissima da molti cittadini, è stato fatto un resoconto implacabile riguardo l’utilizzo della Piazzola parlando del comportamento dei residenti assolutamente non in linea con le regole e il rispetto delle normative. Con il risultato che Spineda avrebbe prodotto solamente poco più del 50% di rifiuti differenziati. Questo a causa dello sversamento caotico di ogni genere di scarto senza rispettare i vari contenitori pur presenti in discarica. Qualcuno ha osservato che per molti mesi dell’anno la sbarra che delimita la Piazzola è rimasta aperta per un guasto elettrico mai riparato. Ciò ha consentito l’ingresso anche ai non residenti senza l’utilizzo della tessera che permette il passaggio solo a chi ne ha diritto. Dai responsabili della Casalasca è stato poi sottolineata la cifra mastodontica di 40 mila euro spesa per smaltire l’enorme quantità d’erba accumulata negli anni che aveva trasformato l’area in una specie di foresta amazzonica. La Piazzola comunque continuerà ad essere accessibile ma solo per un paio di pomeriggi la settimana con la presenza di un custode per verificare il corretto conferimento dei rifiuti.
Ros Pis