Cronaca

Vannacci al Rotary. Onda
Queer: "Scelta inaccettabile"

"Di fronte a questa disumanità, sentiamo il dovere di prendere posizione e fare sentire la nostra indignazione per l’organizzazione di un evento che dà visibilità a chi ha ricavato lauti profitti per veicolare messaggi d’odio". GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Martedì 19 dicembre, durante una cena di beneficenza presso il locale La Clochette, è prevista la presentazione del libro “Il mondo al contrario”, alla presenza dell’autore. Il collettivo Onda Queer considera “inaccettabile la scelta del Rotary Club Piadena Oglio Chiese e del suo Presidente Giorgio Moriero, che per attirare persone in una cena benefica darà voce ai messaggi d’odio del Generale Vannacci, autore di un libro che per i contenuti omofobi, razzisti e sessisti lo ha portato al centro di una considerevole attenzione mediatica. La beneficenza non può partire dall’odio nei confronti di persone, considerate inferiori e deviate dalle tesi del Generale, ma dall’amore verso il prossimo, qualsiasi sia la sua condizione di vita”.

“Ci indigna inoltre – prosegue Onda Queer – la motivazione espressa dal Presidente del Rotary che parla di “occasione interessante per sentire dalla viva voce del protagonista le sue opinioni, con cui si può concordare o meno”. Il confronto e il dibattito pubblico non possono avere al centro messaggi discriminatori: l’omofobia, il
razzismo e il sessismo non sono opinioni ma fenomeni sociali da contrastare, basati su stereotipi e pregiudizi da decostruire, anche grazie al contributo di chi ricopre un ruolo istituzionale e dovrebbe ispirarsi ai principi costituzionali. È inqualificabile che un generale faccia propaganda politica, perlopiù in un evento di beneficenza, reclamando il proprio diritto di opinione, basato su tesi anacronistiche e scientificamente false, istigando all’odio contro altri esseri umani. Un alto rappresentante dell’esercito italiano, un’istituzione che Vannacci ha giurato di servire con onore, non può invocare la libertà d’espressione sancita dall’art. 21 della nostra Costituzione, che non è una libertà assoluta per nessun cittadino e nessuna cittadina, e a maggior ragione per un generale delle Forze armate, ma una libertà relativa”.

“La tutela del libero pensiero – prosegue il collettivo – non può offendere le persone e i diritti umani, salvaguardati dal nostro stesso testo costituzionale, da leggi e normative europee che bilanciano quella libertà in vari modi (Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, artt. 10 e 14; Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, art. 21, comma 1). Il mondo al contrario non è un libro né contro il pensiero unico né contro il politicamente corretto, che sono semplici alibi per diffondere disprezzo e istigare alla violenza contro la comunità lgbti+, le donne e le persone di diverse culture, etnie e religioni. È un libro nel quale viene eletto a sistema un pensiero aberrante, che fa tornare con la memoria alle rivendicazioni di superiorità della razza e ai tragici effetti nei delitti commessi contro l’umanità: il diritto di discriminare, sulla base di una presunta “normalità”, da parte di una maggioranza cui si contrapporrebbero le minoranze “anormali”. Di fronte a questa disumanità, sentiamo il dovere di prendere posizione e fare sentire la nostra indignazione per l’organizzazione di un evento che dà visibilità a chi ha ricavato lauti profitti per veicolare messaggi d’odio”.

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