Economia

Due mesi in più per l'Ecobonus?
Ossigeno anche per il Vico

Peraltro il General Contractor nel caso del Condominio Vico aveva già detto in assemblea di voler scontare quel 30%, non facendolo in ogni caso pagare ai condomini. Se l’emendamento divenisse legge, tutto sarebbe garantito anche dall’alto, per così dire. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Un emendamento proposto da Forza Italia potrebbe salvare, è il caso di dirlo, capra e cavoli per quel che concerne la situazione di molti condomini rimasti indietri sulla tabella di marcia e che difficilmente riusciranno a chiudere i lavori legati all’Ecobonus 110 entro la data fatidica del 31 dicembre 2023. Una proroga che riguarderebbe solo i condomini, va detto.

Due le strade: la più semplice è quella che porterebbe i condomini che hanno già raggiunto almeno il 70% dei lavori ad avere due mesi di proroga, potendo dunque il cantiere entro fine febbraio 2024; la seconda invece è quella di avere uno sconto, ottenendo il 70% previsto di bonus anziché il 110% ma non facendo pagare il restante 30% ai condomini. Una situazione che consentirebbe di dare respiro al settore e tranquillizzerebbe molti residenti.

Anche Marco Palazzotto dello Studio Rinnova, che tra tanti lavori sta seguendo quello del Condominio Vico a Casalmaggiore, il più grande nella zona casalasco soggetto a Ecobonus, si dice soddisfatto. Mentre i lavori hanno subito ritardi ma hanno comunque portato ad allacciare la caldaia l’8 dicembre, ecco che questa prospettiva viene accolta col sorriso.

Peraltro il General Contractor nel caso del Condominio Vico aveva già detto in assemblea di voler scontare quel 30%, non facendolo in ogni caso pagare ai condomini. Se l’emendamento divenisse legge, tutto ciò sarebbe garantito anche “dall’alto”.

G.G. (video Alessandro Osti)

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