Cronaca

"Accusata di furto perché
rom": il Tribunale la assolve

Quel nome secondo il giudice non apparteneva a quello della ladra, che era dunque un'altra persona, anche perché il riconoscimento della 29enne si è basata soltanto su alcune foto del suo profilo Facebook.

E’ stata scagionata con formula piena una 29 di etnia rom, residente a Sabbioneta, che era accusata di avere rubato in un condominio di Viadana quattro anni fa, per un totale di 2.500 in contanti, più vari oggetti in oro. La 29enne è stata assolta dal giudice Zantedeschi del Tribunale di Mantova per non avere commesso il fatto.

La vicenda è però intricata, perché la 29enne era stata accusata da una donna di origine indiana che viveva in quel condominio e che non parla e non comprende la lingua italiana. Quest’ultima aveva riferito ad una delle vittime di furto di avere visto una donna mai incrociata prima in quella zona, mentre saliva le scale, con capelli neri e un cappuccio sul viso.

Per risalire all’identità però l’uomo aveva raccolto voci da colleghi di lavoro, che avevano in effetti fornito un nome. Ma quel nome secondo il giudice non apparteneva a quello della ladra, che era dunque un’altra persona, anche perché il riconoscimento della 29enne si è basata soltanto su alcune foto del suo profilo Facebook. La ragazza, difesa dall’avvocato Luigi Medola, è stata così scagionata.

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