Modello ligneo dell'800 donato alla
scuola Bottoli da Daniele Fortunati
Ieri mattina la consegna è avvenuta alla presenza dell'Assessore alla Cultura, Marco Micolo, e del prof. Valter Rosa, Conservatore delle Civiche Raccolte d'Arte e autore - nel 1996 - di uno studio fondamentale sulla Scuola di disegno Bottoli e sulla didattica artistica applicata all'artigianato e alle industrie locali. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
Era stato pubblicato nel 2006 nel catalogo della mostra L’età progettuale. Scienza, arte e industria a Casalmaggiore (1820-1911) ed è tornato in luce recentemente in occasione di un incontro dedicato alla decorazione della Sala Consiliare, tenuto da Valter Rosa lo scorso 16 novembre: si tratta di un modello ligneo ottocentesco eseguito dal falegname Ernesto Fortunati che fornisce un’idea di quello che doveva essere il soffitto originario della Sala Consiliare, precedente l’intervento di Tommaso Aroldi del 1926.
Ernesto Fortunati presentò questo modello come saggio finale dei corsi della Scuola Popolare di Casalmaggiore, presso cui gli artigiani locali acquisivano le competenze che poi avrebbero applicato in ambito lavorativo.
L’esperienza della Scuola Popolare confluì poi nella Scuola che di lì a poco avrebbe preso il nome da Giuseppe Bottoli e Fortunati è attestato per molti anni fra gli allievi, sia negli ultimi anni dell’Ottocento, sia ancora negli anni in cui a Giuseppe Bottoli subentrò come insegnante Tommaso Aroldi.
Ora il pronipote di Fortunati – Daniele Fortunati – ha deciso di donare proprio alla Scuola di disegno Bottoli questo pezzo, da sempre orgogliosamente conservato presso la famiglia. Ieri mattina la consegna è avvenuta alla presenza dell’Assessore alla Cultura, Marco Micolo, e del prof. Valter Rosa, Conservatore delle Civiche Raccolte d’Arte e autore – nel 1996 – di uno studio fondamentale sulla Scuola di disegno Bottoli e sulla didattica artistica applicata all’artigianato e alle industrie locali.
Il pezzo donato sarà esposto nei locali della Scuola di disegno Bottoli accanto ad altri modelli lignei, a documentazione di una fase della storia di questa antica istituzione. A Daniele Fortunati e alla sua famiglia va quindi un sentito ringraziamento per la sensibilità dimostrata per la conservazione del patrimonio artistico e storico della città.
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