Cronaca

Raddoppio ferroviario, stamattina
a Mantova il vertice col Prefetto

Presente al tavolo anche il sindaco di Bozzolo, Giuseppe Torchio: “Oggi abbiamo affrontato il problema della sostituzione dei treni con gli autobus di linea. Abbiamo chiesto di semplificare le situazioni, e pare che sia in distribuzione a breve un volantino informativo di tutti gli orari delle coincidenze”. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Si è tenuto questa mattina a Mantova il vertice con il Prefetto Gerlando Iorio in merito al trasporto alternativo per i pendolari che dal 14 gennaio per raggiungere Milano dovranno rinunciare alla tratta ferroviaria compresa tra Mantova e Bozzolo. Presente al tavolo anche il sindaco di Bozzolo, Giuseppe Torchio: “Oggi abbiamo affrontato il problema della sostituzione dei treni con gli autobus di linea. Abbiamo chiesto di semplificare le situazioni, e pare che sia in distribuzione a breve un volantino informativo di tutti gli orari delle coincidenze. Si dovrebbe riuscire, dopo l’incontro dei sindacati del 15 dicembre, a risolvere anche la questione della partenza e dell’arrivo di tutti i treni al terminal di Bozzolo. Anche per quanto riguarda i ricorsi, siccome il 19 dicembre viene trattato al TAR il primo di questi, confidiamo nella possibilità di accordo extragiudiziale per evitare problematiche”.

“A quasi tre anni – ha spiegato il sindaco Torchio in un lungo commento tramite social – dagli inizi dei colloqui per la realizzazione dell’importante infrastruttura, che ha visto la diretta, costante e puntuale partecipazione degli amministratori locali, anche a fronte dei notevoli cambiamenti subiti dal finanziamento dell’opera: il rispetto dei tempi stretti del finanziamento PNRR, le modifiche richieste dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, i ritardi del Ministero dell’Ambiente, l’intervento positivo del Ministero dei Beni Culturali, dapprima per il ponte sul fiume Oglio, sul recupero del treno precipitato in alveo durante il secondo conflitto mondiale, sui beni culturali del cimitero di Marcaria e, non da ultimo, per il salvataggio delle ville liberty di viale Valzania, del busto di Garibaldi, della viabilità storica locale, la realizzazione del sottopasso, il parere sul ponte della Delmona, le tutele fonometriche, statiche, antivibrazioni ed ambientali e molto altro… sono queste tutte le vicende che hanno caratterizzato l’iter per la realizzazione dell’opera”.

“Le Amministrazioni Comunali e le Provincie di Mantova e di Cremona, con i relativi tecnici, gli uffici pianificazione territoriale, lavori pubblici, urbanistica ed i professionisti impegnati sul Piano di Governo del Territorio hanno seguito in maniera attiva, partecipe, chiara e forte il percorso seguito, in particolare dopo il commissariamento dell’opera da parte del Governo e la nomina dell’Ing. Chiara De Gregorio a questo ruolo straordinario e tale da poter garantire la realizzazione dell’opera nei tempi dati dal finanziamento europeo. Ad ogni seduta del consiglio comunale è stato fornito puntuale aggiornamento corredato da verbali, report di progetto e documentazione presente presso gli uffici”.

“La necessaria celerità deve essere coniugata alla capacità di intercettare le varie esigenze del territorio, dell’utenza lavorativa, studentesca, pendolare e quotidiana, degli automobilisti che attendono da decenni, dei privati e delle imprese, non solo quelle legate alla movimentazione delle merci, ma anche quelle attraversate dal raddoppio. Infatti i pur calcolati disagi non devono alimentare la rivolta dei territori che chiedono lo sviluppo della modalità sul ferro da diversi decenni e, con il completamento dell’elettrificazione della Parma-Brescia – oggi con la pur importante, ma di per sé non esaustiva, conferma del finanziamento dello studio di fattibilità – potrebbero finalmente realizzare quel Tibre ferroviario transeuropeo, riducendo l’impatto del trasporto su gomma tra il Tirreno, il Brennero e la mittel Europa, che molti vorrebbero alternativo allo stesso Tibre autostradale, fermo al palo del casello di Sissa-Trecasali”.

“Per questo motivo – conclude Torchio – non siamo a chiedere mance di alcun tipo ma il rispetto e la tutela dei nostri interessi territoriali, di ordine generale e personale e, non a caso, il tratto del raddoppio Mantova-Bozzolo verrà realizzato in sede allargata, quindi con minore impatto, e non a distanza come per altri tratti. La disponibilità a concretizzare a Bozzolo la sede del cantiere, gli alloggi delle maestranze e degli uffici tecnici preposti alla realizzazione dell’opera vuole essere un momento di costante verifica dal vivo dello stato di avanzamento del progetto, ben lungi dalla pur garbata accusa di accontentarci di una piccola mancia. Ed anche le tremila firme per la soppressione dei passaggi a livello di Bozzolo troveranno risposta dalla continua vigilanza dei cittadini e delle Istituzioni per la realizzazione di quanto così fortemente e lungamente atteso”.

Mi.Ca.

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