Cronaca

Iris: "Con Rossella abbiamo
condiviso anni allegri e fragili"

"Eravamo entrambe persone fragili, io sono stata fortunata. Se penso a lei ricordo una persona sorridente, sempre disposta a confrontarsi, a scambiare due chiacchiere, ad aprire le braccia". GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Il tempo non torna indietro, anche se restano i ricordi a reggere tutte quelle sensazioni belle di gioventù. Iris Caffelli da oltre 20 anni non vive più a Casalmaggiore, ma Rossella Cominotti la conosceva bene. Il periodo è quello degli anni ’90. La notizia della scomparsa dell’amica l’ha lasciata con tanta amarezza.

“Ci siamo frequentate soprattutto dal 1995 al 1999, nel momento in cui sono tornata a Casalmaggiore che è la mia città d’origine – spiega Iris Caffelli – e da Milano, città in cui facevo teatro sono tornata. Di lei ho un ricordo molto casa, molto intimo, ma anche molto complesso…”

“Con Rossella – ci racconta – abbiamo condiviso anni di grande allegria e fragilità. Quelli erano anni di un rapporto quasi quotidiano, lei era una persona molto generosa ed accogliente che come me non aveva vissuto momenti facili. Abbiamo passato tantissimo tempo a parlare, tantissimi momenti che porto con me”.

Poi le scelte di vita a volte allontanano. Iris nel 1999 si sposa e va a vivere a Milano in maniera definitiva. “Sono andata via, la vita mi ha portato da altre parti ma lei è stata la parrucchiera del mio matrimonio. Ricordo ancora che quando ha aperto il negozio ad Agoiolo il suo negozio era diventato il luogo di riferimento, per due chiacchiere, un sorriso, una pausa caffé. Un luogo di riferimento così come lo era casa sua”.

Il tempo non torna indietro. A volte sembra di averne tanto davanti per recuperare rapporti e riannodare fili. “Ogni tanto ci pensavo, la devo chiamare, poi ieri questa notizia terribile, che alla fine ti fa capire anche quanto a volte la vita, e fa l’amore. Io sono partita, ho incontrato persone e fatto la mia strada. E nella vita mi sono resa conto di quanto faccia l’amore. Eravamo entrambe persone fragili, io sono stata fortunata. Se penso a lei ricordo una persona sorridente, sempre disposta a confrontarsi, a scambiare due chiacchiere, ad aprire le braccia. Lei c’era sempre e se penso a quegli anni ricordo il suo viso, e il suo sorriso, e quella quotidianità di cui lei come me faceva parte”.

Il tempo non torna indietro. Ed anche in questo caso, restano solo i ricordi. Il ricordo di una ragazza, di una compagnia, di una sala biliardi, di case da frequentare e da vivere, di vecchi amici casalaschi, di serate e giorni passati a chiacchierare. Di grandi e piccole fragilità e di strade che a volte si prendono, per scelta o per destino. Che a volte portano lontano, troppo lontano per poi ritrovarsi…

Nazzareno Condina

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