Mantova, P. S. Pediatrico, al
Poma struttura d'eccellenza
Aumenta il numero di accessi, lavori di riqualificazione in vista, si punta alla formazione del personale e a un maggior raccordo con i pediatri
Un reparto dedicato ad accogliere i bambini e gli adolescenti in situazioni di emergenza con un’attività in crescita e progetti di potenziamento. È il pronto soccorso pediatrico dell’ospedale di Mantova, hub sul territorio rispetto agli ospedali periferici di Asst. La sua sede si avvia verso un intervento di riqualificazione che porterà all’ottimizzazione degli spazi e nel 2023 è divenuto struttura semplice. Segni di cambiamento e valorizzazione di un lavoro che non si ferma, sempre più articolato.
Dal luglio 2011, le prestazioni sono gestite in autonomia dalla fase di triage alla dimissione; inizialmente tale gestione avveniva solo durante le ore diurne con consulenze pediatriche per il pronto soccorso generale nelle ore notturne e, successivamente, dal 2012 sia nelle ore diurne che notturne (eccetto i codici rossi in arrivo mediante 118 che accedono direttamente al shock room del pronto soccorso pediatrico centrale con consulenza pediatrica).
In precedenza, era contemplato unicamente il compito di consulenza per il pronto soccorso, ma la crescita della domanda di salute ha richiesto una gestione separata, oltre all’implementazione delle conoscenze dei professionisti, sia sul fronte infermieristico che su quello medico, in termini di accoglienza, procedure, gestione dei traumi, del dolore e della sedo-analgesia procedurale.
Nel 2022 si sono registrati 14.112 accessi (al pronto soccorso generale del Poma gli accessi sono stati 45.996), 11.318 nel 2021, 7.461 nel 2020 (anno della pandemia da SARCOV 2 in cui si è registrato in tutti le strutture di pronto soccorso pediatrico nazionali un calo degli accessi), testimonianza di un’attività in aumento. Dal 2020, vengono valutati anche pazienti dai 15 ai 18 anni. Il numero di ingressi è elevato, prevalentemente per casi di codici minori, anche durante gli orari e i giorni di presenza dei pediatri di libera scelta, con un carico notevole durante il week end (nel 2022 si contano 4.444 accessi da lunedì a venerdì e 9.668 nel week-end) e una bassa percentuale di abbandoni (3-5 per cento).
Di cosa si occupa il pronto soccorso pediatrico? Malattia pediatrica in genere, paziente infettivo, sutura di ferite, sedo-analgesia procedurale (durante suture eseguite da chirurgo maxillo-facciale, oculista, otorinolaringoiatria, altre procedure dolorose quali riduzione di frattura, rimozione fili di k, rimozione di corpi estranei), traumi della strada, disturbi psichiatrici, abusi e intossicazioni.
Il personale è impegnato nella stesura di protocolli dedicati, in una formazione relativa al triage, alla gestione dell’emergenza-urgenza e ad alcune patologie specifiche. Si punta al progressivo utilizzo dell’ecografia come supporto diagnostico e all’implementazione di metodiche di sedo-analgesia procedurale come l’utilizzo del visore per la realtà virtuale recentemente donato al pronto soccorso pediatrico e introdotto tra le metodiche non farmacologiche di gestione del dolore.
I progetti futuri prevedono un raccordo sempre più stretto con i pediatri di libera scelta attraverso incontri formativi e protocolli condivisi, l’attivazione di una linea telefonica dedicata, l’educazione della popolazione all’utilizzo corretto del pronto soccorso.
redazione@oglioponews.it