Politica

Casalmaggiore, amministrative 2024,
PRC: "Vivere, non sopravvivere..."

Gloria Barili: "Ci teniamo per amor di verità e spirito di servizio, a porre al centro del dibattito questioni che noi riteniamo dirimenti e centrali in quella che dovrebbe essere una seria e corretta disamina dei problemi amministrativi prossimi venturi"

Ha le idee chiare il Circolo Prc Rive Gauche casalasco-piadenese per ciò che concerne le Amministrative 2024 a Casalmaggiore. Non è – non è ancora – questione di candidature, ne di chi guiderà l’eventuale forza che contenderà a Filippo Bongiovanni e al Centro Destra la guida della città. Prima di quelle bisogna confrontarsi sulle tematiche, bisogna avere un programma preciso sul quale lavorare poi.

Undici punti fissati sui quali lavorare per cambiare la politica locale, per lavorare su un’alternativa. Undici punti sui quali discutere anche con le altre forze in campo. Casalmaggiore – lo ricordiamo – voterà dopo due elezioni consecutive a doppio turno, con il turno unico. Gli accordi e le alleanze andranno fatte da subito, e non potranno essere possibili accordi o alleanze successive al primo turno.

A parlarne ieri – con un comunicato – Gloria Barili che del Circolo Prc Rive Gauche casalasco-piadenese è segretaria. Parla naturalmente a nome e per conto del gruppo che a Casalmaggiore esprime comunque in consiglio comunale 2 consiglieri (Pierluigi Pasotto e Valentina Mozzi, entrambi di CNC) sui sei che esprime l’intera opposizione.

Non ci interessa – spiega Gloria Barili – la ridda di ipotesi, fantasiose o meno, riguardo alleanze, schieramenti o candidati. Ancor meno ci interessano le auto candidature per amor patrio. Ci teniamo però, per amor di verità e spirito di servizio, a porre al centro del dibattito questioni che noi riteniamo dirimenti e centrali in quella che dovrebbe essere una seria e corretta disamina dei problemi amministrativi prossimi venturi. A beneficio di candidati/e, eletti/e ed elettori/elettrici. Utile, a nostro avviso, affrontare diverse tematiche. Ciascuno/a, in questo modo, potrà pensare a soluzioni e progetti e chiederne conto a chi si presenterà come candidato/a.

  • 1. Servizi a domanda individuale. Con l’amministrazione Bongiovanni sono quasi estinti cantonieri e personale manutentivo. In questi anni si è puntato ad esternalizzare servizi strettamente legati alla conoscenza del territorio e dei propri cittadini/e, con che risultati? Abbassamento del numero e della qualità delle prestazioni. Noi pensiamo di reintegrare la pianta organica, con un’attenta valutazioni di costi e somme a bilancio.
  • 2. La giunta Bongiovanni, che tanto pensa alla famiglia, nonostante la pandemia e il caro vita, ha aumentato gradualmente le quote di asilo, mensa, trasporto scolastico, sad, ecc. Pensiamo che sia necessario un inversione di rotta.
  • 3. Casalmaggiore sempre più abbandonata, sporca e degradata: noi pensiamo serva un piano Marshall, un intervento straordinario per risolvere quelle problematiche emerse in questi anni in riferimento ai cimiteri, verde pubblico, manutenzione strade, pulizia e raccolta rifiuti.
  • 4. La questione sicurezza, sbandierata ad ogni campagna elettorale dall’attuale amministrazione e ammainata prontamente con risultati deprimenti per Casalmaggiore e i casalaschi. Come cercare di fronteggiarla? Come arginare, inoltre, il disagio giovanile che sta assumendo contorni preoccupanti per i cittadini/e? Come promuovere una nuova socialità diffusa? Serve cultura, condivisione, aggregazione. Per noi esistono soluzioni raggiungibili con una progettualità ben definita e attuabile con l’aiuto di esperti.
  • 5. Dal PNRR sono arrivati 14 milioni di euro, ma nessuna opera ha cantieri avanzati. Le rendicontazioni da presentare entro il 2026, rischio la perdita di contributo, saranno quindi molto impegnative. Serve, da subito, ipotizzare e prevedere eventuali incognite per riuscire a gestirle.
  • 6. Casalasca Servizi. Che fine farà? Nel 2025 si rischia un assorbimento della nostra partecipata da parte di qualche colosso. Gestione In House o società mista? Perche durante i 10 anni di giunta Bongiovanni non si è deciso di ampliare i servizi erogati? Un’importantissima questione che deve essere affrontata dai prossimi amministratori.
  • 7. Farmacia comunale: quale sarà il piano per investimenti e servizi? Con quali prospettive? La Afm sarà un contenitore di servizi socio-sanitari con criteri di accesso universali e pubblici o seguirà una logica puramente commerciale? La scelta fatta a Casalbellotto, sembra vada nella seconda direzione. Noi sulla partita abbiamo le idee ben chiare.
  • 8. Vogliamo attirare persone a Casalmaggiore che godano delle nostre bellezze storiche, culturali e paesaggistiche . Siamo convinti che, nella nostra città, esistano le condizione per un progetto di turismo praticabile.
  • 9. Accordo rete gas. Serve pensare ad una strategia in attesa della definizione degli ATEM? Tanti bei proclami dalla giunta Bongiovanni. E adesso che fare? Servono garanzie perche i casalaschi non si vedano aumentare ancora le bollette.
  • 10. Stazione e linea ferroviaria, tangenziale, quali progressi e prospettive? Servono piani condivisi con realtà confinanti, un compito non semplice visto che nell’ultimo decennio Casalmaggiore ha abdicato al suo ruolo di comune capofila. Non dimentichiamoci le modalità, l’approccio e i progetti per affrontare la grana viabilità cittadina, strettamente collegata anche alla costruzione di una necessaria tangenziale. Serve continua attenzione sull’Ospedale Oglio Po, un’amministrazione sempre informata sui servizi erogati e pronta ad intervenire con segnalazioni e richieste ai dirigenti e senza timore di scontrarsi con la Regione.
  • 11. Casalmaggiore si sta lentamente spopolando. Bisogna, da subito, pensare a ricette da mettere in campo che, a nostro parere, devono passare per la difesa e l’ampliamento di tutti i servizi territoriali.

Ogni cittadino dovrebbe essere informato dalla politica sulle questioni da noi citate e ogni candidato dovrebbe, a pochi mesi dalle elezioni, sapere già come affrontarle. Questa è la disamina dei principali problemi che Casalmaggiore sarà chiamata a superare. Invece di discutere di machiavelliche formule magiche di alleanze e schieramenti, meglio sarebbe ragionare su questi temi, così che l’approccio e le proposte di soluzioni concrete, facciano emergere le diverse sensibilità e impostazioni di chi si vuole mettere in gioco per amministrare la nostra città.

Sulle diverse tematiche noi abbiamo già soluzioni concrete da proporre , le porteremo al confronto e al giudizio dei cittadini e delle cittadine, cercando di proporre l’immagine di ” una Casalmaggiore per vivere e non per sopravvivere“.

 

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...