Cronaca

Sgominata banda di ladri di
trattori: colpì a Casalmaggiore

In particolare, in quella circostanza, ad aiutare i militari dell’Arma era stato anche un agricoltore, Massimo Tenca, che poco dopo avere subito il furto aveva iniziato a setacciare, col fiuto da vero e proprio detective, alcuni capannoni vuoti in campagna, con lunghi giri in moto.

Nel maggio del 2021 erano già finite in carcere sei persone, ora altre cinque, alcune che vivono tra Modena e Reggio Emilia altri in Campania, sono state arrestate per furto aggravato, ricettazione e favoreggiamento. E’ la coda di un vasta operazione del Commissariato di Carpi che ha smantellato una banda dedita ai furti di trattori e di materiale edile: le mogli accompagnavano i coniugi durante i sopralluoghi per i colpi per non destare sospetti.

Gli appartenenti al gruppo criminale, formato da famiglie sinti, erano legati tra loro da vincoli di parentela. I furti sono stati commessi nelle campagne del modenese, del reggiano e del mantovano. La merce rubata in attesa di essere caricata su autoarticolati diretti in Campania e da qui all’estero, veniva custodita in casolari o capannoni abbandonati in luoghi vicino alle razzie. 18 i colpi ricostruiti dagli inquirenti. Tutti i mezzi agricoli sono stati intercettati dalla polizia e restituiti ai legittimi proprietari.

Si ricorderanno, in particolare, i furti messi a segno l’ottobre scorso a Casalmaggiore, in particolare a Riconoscano e Valle, dunque in frazione. Trattori che, in una circostanza, erano stati ritrovati dalle forze dell’ordine in un ex macello dismesso in zona Luzzara, nel Reggiano, dove si trovava il “magazzino di stoccaggio”, mentre la base operativa era nel Modenese.

In particolare, in quella circostanza, ad aiutare i militari dell’Arma era stato anche un agricoltore, Massimo Tenca, che poco dopo avere subito il furto aveva iniziato a setacciare, col fiuto da vero e proprio detective, alcuni capannoni vuoti in campagna, con lunghi giri in moto.

Sapendo di avere poco tempo dopo avere subito il furto del proprio Landini (valore 150mila euro sommando il rimorchio), Tenca si era mosso subito e, dopo pochi giorni, in uno dei suoi giri esplorativi, aveva ritrovato il suo trattore nell’ex macello di Villarotta di Luzzara, chiamando i Carabinieri sul posto e contribuendo così al lieto fine dell’indagine.

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