Illuminazione pubblica, Filippo
Bongiovanni: "Bilancio positivo"
L'argomento è stato al centro di un confronto tra la consigliera di opposizione Annamaria Piccinelli (Vivace e Sostenibile) che ha presentato, nel Consiglio Comunale di ieri sera un'interpellanza e il primo cittadino di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni che ha cercato di spiegare, senza cadere troppo nel tecnico, quali fossero i problemi, le modalità di intervento e quanti passi in avanti siano stati fatti

L’illuminazione pubblica? Il saldo, nonostante tutto, è ancora in positivo. Già all’inizio si sapeva che non sarebbe stata un’operazione semplicissima. L’esempio di altre città, la difficoltà di gestione di 40 km di linee elettriche – alcune obsolete – e i problemi legati proprio alle normative di sicurezza. L’argomento è stato al centro di un confronto tra la consigliera di opposizione Annamaria Piccinelli (Vivace e Sostenibile) che ha presentato, nel Consiglio Comunale di ieri sera un’interpellanza e il primo cittadino di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni che ha cercato di spiegare, senza cadere troppo nel tecnico, quali fossero i problemi, le modalità di intervento e quanti passi in avanti siano stati fatti. 3600 metri di rete elettrica sui quali si è intervenuto, 2800 punti luce con LED di ultima generazione, la riduzione dei quadri elettrici (dai 150 iniziali ai 77 attuali) oggi a norma e in linea con tutte le regole sulla sicurezza, gli interventi già fatti (e i problemi risolti) e qualcuno che resta da risolvere che però si sta affrontando, ed anche in questi giorni. Ma vediamo come è andata.
L’INTERPELLANZA DI ANNAMARIA PICCINELLI – Ha letto il proprio documento la Consigliera d’Opposizione di Vivace & Sostenibile, introducendo l’argomento e lasciando poi la parola al primo cittadino. Quella sotto è l’interpellanza letta.
Il gruppo consiliare “Vivace e Sostenibile”,
Visti i frequenti casi di malfunzionamento dell’impianto di illuminazione pubblica che consistono nel lasciare intere strade al buio per più sere/mattine consecutive; visto il recentissimo caso durante i giorni di fiera quando sono rimaste al buio per tre sere VIA PORZIO da Via Colombo alla piazza, VIA MARCONI, VIA BIXIO; e successivamente VIA BIXIO, VIA CORSICA, VIA TRENTO TRIESTE, PARCO DELLA POSTA, UN PEZZO DELL’ASOLANA e VIA ALBERTO MARIO;
• che il giorno mercoledì 8 si è verificata una situazione analoga in via D’AZEGLIO a Vicobellignano e nella mattina di venerdì 10 alla vine di via CORSICA e in via XX SETTEMBRE;
• che, specie in periodo invernale, il suddetto malfunzionamento non comporta solo disagio, ma compromette la sicurezza viabilistica e la sicurezza in generale;
Considerato il fatto che
• il malfunzionamento e il conseguente disservizio sono coincisi con l’installazione della nuova illuminazione a led, non essendosi mai verificatisi prima con tali modalità;
• il problema si presenta in modo diffuso, strutturale e coinvolgendo zone diverse;
chiede:
• se codesta amministrazione è a conoscenza della problematica e se ha ricevuto segnalazioni e/o lamentale, anche in forma scritta;
• se sono state effettuate ricerche ed analisi per comprendere le cause del problema;
• se si è raggiunta una conclusione rispetto alle cause;
• se queste ultime sono da attribuire alla natura dell’intervento consistito nella trasformazione a led di un vecchio impianto tradizionale;
• se invece sono da attribuire a cause diverse e quali;
• chi ha eseguito la progettazione;
• qual è la ditta esecutrice dell’intervento;
• se c’è una componente di responsabilità nella parte progettuale e/o dell’esecuzione dell’intervento;
• se, in tal caso, è stato richiesto ai responsabili di risponderne e in che modo;
• quali provvedimenti l’amministrazione intende attuare;
• quali tempistiche e costi comportano tali provvedimenti;
• se sono state o saranno adottate contromisure che tamponino nell’immediato al disservizio in attesa di una risoluzione definitiva
LA RISPOSTA DEL SINDACO – “La progettazione – ha spiegato il primo cittadino – è stata eseguita dallo studio Restart di Novellara, a firma del perito Simone Bellini, che ha realizzato il progetto per il quale era stato incaricato dall’Associazione temporanea di impresa che ha fatto un project financing con il comune di Casalmaggiore formata da A2A illuminazione pubblica e TEA Rete Luce, la più grossa rete lombarda di servizi locali e TEA rete Luce che è quella di Mantova che si sono messe assieme per fare questo intervento. Materialmente l’intervento è stato fatto dalla ditta Fustinoni e figli spa di Almé, Bergamo, e poi insieme, per la seconda parte, a TEA Rete Luce. Fustinoni è la ditta che dal 2011 gestiva e conosceva perfettamente l’impianto di illuminazione pubbica di Casalmaggiore”.
Un intervento non semplice e comunque dai grandi numeri: “L’intervento sugli impianti è consistito nella riqualificazione di apparecchi illuminanti che sono 2800, o meglio, 2700 più 100 che sono stati aggiunti nuovi, compresi quelli che erano già a LED, peché non erano LED di ultima generazione e performanti come quelli che abbiamo istallato. La seconda parte dell’intervento è stata la separazione della rete di distribuzione dell’energia elettrica in bassa tensione da quella dell’illuminazione pubblica. Abbiamo realizzato il cosiddetto spromiscuamento, cioè si è eliminata la cosiddetta promiscuità elettrica meccanica per quanto possibile tra la linea dei privati e quella dell’illuminazione pubblica. A tal fine il progetto prevedeva l’adeguamento prevedeva il rifacimento di 3600 metri di linea interrata, di 12900 metri di linea aerea, che dovevano essere ammodernati per risolvere i problemi di promiscuità. Soprattutto chi sta in frazione l’ha visto che ci sono stati lavori di scavi, interramenti, ed altri“.
I quadri elettrici… “La sostituzione e la riqualifica dei quadri elettrici e una razionalizzazione degli stessi è stata parte dei lavori: noi avevamo 150 quadri elettrici e adesso sono 77. I quadri allacciati con potenza superiore a 0,5kw sono stati equiaggiati da modli di telecontrollo. Quelli principali, se saltano, c’èun Alert in capo a TEA e con degli interruttori restart a riarmo automatico anche per ridurre al minimo i disservizi. Inoltre le linee elettriche, anche se non sostituite del tutto sono state verificate pr quanto riguarda il grado di isolamento e le giunzioni”.
I problemi ci sono e ci sono stati, Filippo Bongiovanni non li ha negati: “Andiamo ai guasti recenti: ormai mi possono dare una laurea honoris causa perché ho seguito la vicenda dall’inizio alla fine, so quali sono i punti luce cambiati, i vari numeri che hanno messo, quali quadri ci sono, dove sono e quali luci saltano quando succede che un quadro va giù. I disservizi maggiori in questi mesi sono stati rotonda Conad, via Carducci e via Mazzola, dove la luce è saltata il 26 luglio, 28 agosto, 22 settembre, 20 ottobre e 31 ottobre. Il problema lì è stato risolto: cosa é stato fatto? Si è cercato di isolare le fasi del quadro, mettendola in differenziale in modo che saltasse solo una parte, per vedere dove c’era il problema. Lì il problema si è risolto, perché hanno scoperto dov era la dispersione. La linea del Conad aveva ancora allacciati i lampioni che sono dietro al Conad. Sapete che una volta da lì si usciva e dietro c’è una illuminazione che è illuminazione pubblica che era ancora allacciata. Riqualificato quelli il problema si è risolto. I recente guasto ha interessato soprattutto il quadro elettrico 39, che poi è quello che ha citato che rigarda metà di via Bixio, la zona del parco di via Corsica, via Corsica, via Trento, Trieste, via Verdi, parco della Posta, via Alberto Mario e un pezzetto dell’Asolana. Quel guasto è dovuto al fatto, e questa è una cosa che Fustinoni ci aveva detto sin dal primo giorno in cui erano stati assegnati i lavori, che questi nuovi quadri elettrici sono adeguati alla normativa vigente, sono dotati di un interruttore differenziale, il cosiddetto salvavita che i precedenti quadri non avevano. Gli impianti, prima, non erano a norma, non erano sicuri perché funzionavano lo stesso anche con dispersioni consistenti. Quindi a fronte di perdite della rete dovuti a guasti i quadri oggi si disalimentano perché salta il salvavita. Purtroppo quando ci sono dei temporali significativi ci sono sbalzi di tensione che potrebbero far saltare questi quadri che sono molto più sensibili rispetto a quelli di prima non a norma, che presentavano dei problemi perché magari la linea restava su, poi magari si bruciava l’intero quadro e c’era da cambiarli spesso“.
“I quadri, come già detto, sono dotati di un interruttore di riarmo, questo fa tre tentativi consecutivi di riarmo, e se il quadro non si riarma c’è il guasto e deve intervenire la squadra di addetti. Il quadro che cita lei alimenta 80 punti luce, in questi giorni è stato parzializzato in modo che ne copra 15, 20 circa. Se salta dovrebbero spegnersi quelle luci, che non sono consecutive, ma a grappolo. Naturalmente sto semplificando molto perché il discorso è molto più tecnico. Dove segnala lei io ho una storicità del 19 agosto 2022, 27 gennaio, 11 aprile, 29 settembre, 21 ottobre, 7 novembre, e 27 novembre. In tutti i casi però non è vero che sono state spente tutta la notte per più casi consecutivi, perché se qualcuno chiama vengono riarmati nel giro di 3/4 ore e il giorno dopo i tecnici tornano per vedere meglio se c’è una perdita“.
“Il problema su via Corsica, perché il quadro è in via Corsica, è un po’ più particolare perché le luci si sono spente e si sono spente un po’ in tutto il quartiere ed è un problema che sta non a valle, come si sperava, ma a monte. E quindi tra il contatore ENEL e il quadro. E’ saltata una valvola che fa saltare una linea. L’altro problema che abbiamo, serio, che ogni tanto ricapita, è quello tra via del Lino e via Mentana, via Vaghi e due punti luce che sono in via Cairoli, all’altezza del teatro. Ecco lì ogni tanto scatta qualcosa, Ecco, anche lì messi dei differenziali per suddividere le fasi, è stato trovato che c’è una dispersione o un guasto. Il problema è che la linea interrata ha un guasto o una perdita devi trovare su quei punti luce colegati dove diamine sta la perdita“.
“Non è una cosa semplice, perché le cose nuove sono belle, sono a norma, eccetera, però come sempre noi mettiamo delle cose nuove su delle linee, che poi sono chilometri, di linee che non sono nuove. Noi abbiamo riqualificato 3600 metri di linea interrata, mentre di line interrate ne abbiamo 30, 40 km. Abbiamo gli stessi problemi in casa, quando cerchiamo di mettere tecnologie nuove su infrastrutture vecchie. Questa è la situazione. Noi abbiamo posato degli interruttori differenziali posti a protezione delle linee elettriche in partenza, in prima istanza, sul quadro di via Corsica e su quello di via Vaghi per ridurre il disservizio esteso e garantire una maggiore selettività agli impianti per limitare selettivamente il perimetro dei punti luce da controllare. I tecnici stanno lavorando anche in questi giorni”.
Il sindaco ha poi citato altre problematiche, alcune risolte ed altre in via di risoluzione, cercando di spiegare che c’è un numero verde di TEA che risponde 24 ore su 24 e al quale ci si può rivolgere in caso di guasto o malfunzionamento. Poi lo stesso primo cittadino ha voluto ribadire che i problemi esistono, ma rispetto a quanto fatto sono piccola cosa.
“Stiamo comunque parlando di 2800 punti luce e i problemi sono su 200 punti luce, fa specie perché magari sono quartieri del centro, coinvolge 1000 cittadini ed è un problema rilevante. Ma da qui a dire strade al buio per più sere consecutive non è vero, Un richiamo alla sicurezza viabilistica ci sta, e siamo coscenti del disagio, ma stiamo assolutamente intervnendo ed anche in questi giorni sono qui per capire dovesono i problemi e le perdite però è sotto controllo. E’ un guaio che dall’inizio sapevamo che potevamo avere ma non dimentichiamo che abbiamo cambiato 2800 punti luce in tutti i quartieri e in tutte le frazioni e tante aree problemi non ne hanno avuti, e ricordiamo che l’anno scorso avevamo un problema su Vicomoscano, in via Manzoni, poi risolto. Sono cose che assolutamente possono capitare, però, ribadisco, abbiamo riqualificato gli impinti con i LED, ci si vde molto meglio, sono tutti abbastanza contenti, è tutto molto più sicuro e infine, come comune, risparmiamo un sacco di energia, e c’è un contenimento energetico del 68% rispetto i vapori a mercurio o i vapori a sodio che erano le lampadine precedenti. E’ anche questo un progetto che dal punto di vista ambientale è all’avanguardia“.
Alla fine la parola è tornata alla Consigliera Piccinelli che ha insistito sul fatto che gli spegnimenti siano stati di più di quelli segnalati dal sindaco. Le posizioni insomma sono rimaste distanti ma, comunque, il sindaco ha ribadito che questi lavori sono stati non solo necessari, ma utili. E i problemi, di volta in volta che si ripresentano, vengono affrontati, e spesso risolti in breve tempo.
Na.Co. (FOTO: Alessandro Osti)