Arte

Viadana, MuVi, l'arte di dissenso
e di contestazione di Tullio Vietri

Tullio Vietri è stata una presenza significativa negli anni sessanta e settanta: “un vero punto di riferimento per tutta l'arte di contestazione ad un sistema legato a canoni tradizionali e tipicamente provinciali, si è poi volutamente eclissato rifiutando così la sua presenza a quel mondo dove non trovava più nessuna corrispondenza di interessi e valori"

Il MuVI (Galleria Civica di Arte contemporanea) in via Manzoni 4 a Viadana ospiterà, dal 26 novembre e sino al 7 gennaio 2024 una mostra su Tullio Vietri (periodo 1959-2002). L’inaugurazione è stata fissata per domani, domenica 26 novembre, alle 11.

Al termine di Breaking News, Mostra su Tullio Vietri a cura di Fabio Fornasari, ospitata alla Casa della Memoria di Milano fino al 26 Novembre, l’atelier Tullio Vietri propone una nuova mostra di opere del periodo 1959-2002, curata da Sandro Malossini e Paolo Guglielmo Conti, quasi a voler completare un percorso storico artistico e sociale, che svelano la personalità di Tullio Vietri (1927-2016), un’artista e intellettuale impegnato, pittore civile. La sua produzione artistica documenta più di mezzo secolo di storia italiana e occidentale, ne analizza i complessi processi sociali, economici e politici, anticipando gli esiti drammatici delle trasformazioni in atto. Al centro del suo interesse c’è l’uomo contemporaneo tra conquiste e sconfitte, illusioni e delusioni, speranza e disillusione.

Tullio Vietri è stata una presenza significativa negli anni sessanta e settanta: “un vero punto di riferimento per tutta l’arte di contestazione ad un sistema legato a canoni tradizionali e tipicamente provinciali, si è poi volutamente eclissato rifiutando così la sua presenza a quel mondo dove non trovava più nessuna corrispondenza di interessi e valori. Ma se l’artista Tullio Vietri sembrava sparito dalla scena artistica così non era la sua produzione che forse, proprio a seguito di quella decisione di auto isolarsi, ha assunto un carattere più libero e incisivo, aperto all’evidenza del dissenso” Sandro Malossini, curatore, presidente di Felsina Factory.

I dipinti e le opere di Tullio Vietri tracciano uno spaccato dell’Italia dal dopoguerra ai giorni nostri, sottolineandone le nevrosi, i disagi, le alienazioni procurate dalla frenesia del mondo contemporaneo: “Una ricerca antropomorfica e sociologica puntuale, lucida e inclemente. Le sue opere, a cavallo tra il realismo e l’astrazione, eseguite con grande forza espressiva, denunciano quel processo di massificazione e smarrimento che il sistema capitalistico-industriale prima e post-industriale globalizzante poi, hanno generato a danno dei singoli individui e della società tutta. Il peso dell’opera di Tullio Vietri è e resterà una testimonianza importante. Uno spaccato verace del mondo in cui siamo vissuti, che viviamo e che inevitabilmente vivremo in futuro”, Paolo Guglielmo Conti, curatore, direttore Galleria Civica d’Arte Contemporanea, Viadana.

I fogli che saranno esposti alla Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Viadana, vengono da lontano, nascono da quei primi lavori che sull’inizio degli anni sessanta assumevano i muri, scalcinati e corrosi dal tempo, come fondali a figure ritratte a mezzo busto, con volti che scaturivano dallo sfaldamento della materia, dalla polvere rafferma di un tempo che non ha più memoria: un linguaggio personale ed unico dove parola ed immagine sono unite da una sola ragione, quella dell’arte.

All’inaugurazione di domenica 26 novembre 2023, alle 11, interverranno Silvia Vietri – figlia dell’artista, responsabile dell’Atelier, i curatori Sandro Malossini, Paolo Guglielmo Conti. Rossella Bacchi, assessora del Comune di Viadana, con deleghe all’istruzione e cultura.

Biografia di Tullio Vietri (1927 Oderzo – 2016 Bologna) – Opitergino di nascita e bolognese d’adozione, esordisce come pittore a Bologna già nei primi anni ’40, divenendo protagonista di fama nazionale e internazionale nei decenni ’60 e ’70. Partecipa ad importanti rassegne espositive a Roma, Parigi, Berlino, Los Angeles, Nottingham; è lui stesso operatore e organizzatore culturale, promotore e co-promotore a Bologna di una molteplicità di eventi che si concludono con l’esaurirsi della contestazione nei primi anni ’70. Da allora in poi progressivamente e volontariamente si esclude da un mondo artistico che avverte sempre più condizionato da esigenze mercantili, privo di autentiche finalità culturali. Continua però nella ricerca pittorica che, pur confinata tra le pareti del suo studio, mai si interrompe e mai viene meno ai suoi intenti etico-estetici. Anzi prende nuovo vigore e dall’‘89 si accompagna all’attività per la rivista Critica Radicale, per una nuova cultura per una nuova arte, semestrale fondato e diretto da Vietri per undici anni. Poi, negli anni ’90, il ritorno a Oderzo dove, lontano dai circuiti ufficiali del mercato e della critica, sente di potersi aprire nuovamente al dialogo senza nulla dover rinnegare delle ragioni della sua dissociazione. Contatti Home – Tullio Vietri

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