Casalmaggiore, questa settimana due
conferenze a cura di Valter Rosa
Fra gli eventi collaterali alla mostra in corso al Museo Diotti di Casalmaggiore sul pittore e architetto Tommaso Aroldi, ricordiamo due conferenze di approfondimento, a cura di Valter Rosa, previste per questa settimana. Entrambi gli incontri sono ad ingresso libero.
Giovedì 23 novembre, ore 21:00
Casalmaggiore, Biblioteca Civica, Via Marconi 8
Il rapporto tra il pittore e architetto Tommaso Aroldi e l’industria della bigiotteria a Casalmaggiore può essere ricostruito su due fronti: da una parte per l’insegnamento presso la Scuola di Disegno “G. Bottoli” che gli ha consentito di entrare in contatto con quella realtà, attraverso i giovani allievi orefici la cui presenza sembra intensificarsi verso il 1920; dall’altra, la prestigiosa commissione del padiglione degli uffici e magazzino del Placcato Oro, da lui progettato nel 1920 ed inaugurato nel 1925, quando era il migliore artista e progettista presente sulla piazza. L’edificio, documentato da numerosi disegni recentemente ritrovati, è ancora esistente, seppur in condizioni di totale abbandono e rovina. Probabilmente a partire dal 1920 i rapporti fra Aroldi e le fabbriche di bigiotteria (in particolare coi titolari Giulio Galluzzi e, in seguito, con Giuseppe Maffei) si fecero più stretti, sfociando in una serie di piccoli incarichi, fra cui progetti di diplomi, vessilli e mobili, ma soprattutto nel disegno di una serie di pendenti di gusto e figurazione neoegizia, di cui alcuni entrati in produzione negli anni di maggior sviluppo e presenza sulla scena internazionale di tale industria e oggi documentati all’interno delle collezioni del Museo del Bijou.
Domenica 26 novembre, ore 16:00
Casalmaggiore, Palazzo Martinelli, Via Cairoli 29
Fu il prof. Tommaso Aroldi, in qualità di regio Ispettore onorario ai Monumenti per il Circondario di Casalmaggiore, a suggerire nel 1912 alla Soprintendenza, dopo che era stato posto il vincolo di tutela sul Palazzo Martinelli, di sollecitarne l’acquisto per farne la futura sede della Scuola di disegno e di un costituendo museo civico. Aroldi non vide tuttavia realizzato il suo sogno, cosa che si concretizzò – per intervento del Comune – solo dopo la sua morte, alla metà degli anni Trenta. In Palazzo Martinelli sono conservati ancora oggi molti dei materiali (modelli, suppellettili didattiche e prove degli allievi) che documentano il contesto, i metodi e i risultati del magistero di Tommaso Aroldi, che subentrò a Giuseppe Bottoli nella direzione della Scuola dal 1904 al 1920. Sui vecchi banchi di legno, su cui si sono formate diverse generazioni di artigiani, vengono esposte in occasione di questo incontro le prove di alcuni dei suoi migliori allievi nei campi della pittura decorativa, della falegnameria e dell’arte del ferro. Tra i nomi ritroviamo alcuni artefici della diffusione locale delle forme dell’Art Nouveau, talvolta attivi come aiutanti nei cantieri decorativi diretti da Aroldi. I cittadini casalaschi potranno scoprire qui, in qualche caso, i lavori dei loro antenati e rendersi conto dell’importanza che la Scuola “Bottoli” ebbe in quegli anni con tale insegnante.
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