Torre e Martignana cambiano dopo
15 anni: chi dopo Bazzani e Gozzi?
Cosa hanno in comune Torre de’ Picenardi e Martignana di Po, a parte il fatto di essere entrambi comuni Casalaschi, pur distanti una trentina di chilometri? Il fatto di essere gli unici, nella zona a sud-est della provincia di Cremona, ad avere un sindaco al terzo mandato in scadenza. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
Cosa hanno in comune Torre de’ Picenardi e Martignana di Po, a parte il fatto di essere entrambi comuni Casalaschi, pur distanti una trentina di chilometri? Il fatto di essere gli unici, nella zona a sud-est della provincia di Cremona, ad avere un sindaco al terzo mandato in scadenza.
Proprio così, Mario Bazzani e Torre e Alessandro Gozzi a Martignana di Po non potranno ricandidarsi. Il caso di Bazzani va spiegato perché, come noto, Torre de’ Picenardi ha portato avanti nel 2018 una fusione con Cà d’Andrea: trattandosi però di una fusione per incorporazione il numero di mandati non si azzera ma prosegue. Ecco perché nel 2024 Bazzani non potrà più correre per restare sindaco.
In questi casi – e ricordando che ci sono altri due comuni nel Casalasco, San Giovanni in Croce con Pierguido Asinari e San Martino del Lago con Dino Maglia, ad avere un terzo mandato in corso, con le elezioni però in questo caso fissate nel 2026 – viene a crearsi una situazione quasi rivoluzionaria, perché 15 anni sono parecchi nella storia di un comune.
Ecco perché dai gruppi consiliari che hanno sostenuto Bazzani e Gozzi (quest’ultimo peraltro senza una minoranza in consiglio) dovrebbero esprimere a breve un candidato che dia continuità. A Torre de’ Picenardi un nome che è stato fatto è quello del vicesindaco e già sindaco di Cà d’Andrea pre fusione Franco Potabili Bertani, mentre voci di corridoio indicato anche l’attuale assessore alla Cultura Rosa Oliva Cabrini. Ma sono, come detto, solo rumors.
Sempre a Torre, fuori dal gruppo di maggioranza, ma politicamente non distante da idee di centro-sinistra, potrebbe muoversi o magari essere coinvolto in un progetto (non necessariamente come sindaco) Marcello Volpi del gruppo SOMS, molto attivo sotto il punto di vista culturale negli ultimi anni. La minoranza spostata molto a destra, per ora, non ha fatto sapere nulla: ci sono ancora 5-6 mesi per scendere in campo.
A Martignana invece il nome per il futuro uscirà certamente dal gruppo Gozzi e qui c’è anche una data: prima di Natale, lo stesso sindaco uscente ha spiegato che si uscirà allo scoperto, anche per trasparenza, mentre Gozzi ha chiarito che resterà in amministrazione, se il sindaco da lui sostenuto sarà eletto, con un ruolo ovviamente diverso. E la minoranza? Nessuno si è presentato nel 2019, qualcosa potrebbe muoversi per tornare ad avere quantomeno una contrapposizione. Ma pure qui, ad oggi, è troppo presto per scaldarsi.
G.G.