Mantova, 26 novembre presentazione
catalogo mostra La Briglia di Dio
Domenica 26 novembre, alle ore 16.00, alla Casa del Mantegna di Mantova, sarà presentato il catalogo della mostra La Briglia di Dio dei giovani artisti Kevin Brazzi e Anna Mattiuzzo, promossa dalla Provincia di Mantova con il sostegno di BRYANO. Ospite d’eccezione, lo storico e critico d’arte Achille Bonito Oliva, curatore della mostra in collaborazione con Francesca Baboni e Stefano Taddei.
Domenica 26 novembre, alle ore 16.00, alla Casa del Mantegna di Mantova, sarà presentato il catalogo della mostra La Briglia di Dio dei giovani artisti Kevin Brazzi e Anna Mattiuzzo, promossa dalla Provincia di Mantova con il sostegno di BRYANO. Ospite d’eccezione, lo storico e critico d’arte Achille Bonito Oliva, curatore della mostra in collaborazione con Francesca Baboni e Stefano Taddei.
Il pomeriggio si aprirà con il saluto istituzionale di Carlo Bottani, presidente della Provincia di Mantova. A seguire, la presentazione di Achille Bonito Oliva e gli interventi di Francesca Baboni, Stefano Taddei e Sergio Zanichelli, autori dei testi critici presenti nel catalogo.
Il volume, edito da corsiero editore (22 x 22 cm, 120 pagine, italiano/inglese, euro 25,00), sarà disponibile in occasione della presentazione e successivamente in vendita sul sito della casa editrice (www.corsieroeditore.it ) e in distribuzione nazionale. Ne verrà inoltre realizzata una versione a tiratura limitata di soli 50 esemplari con interventi manuali degli artisti sulla quarta di copertina (euro 50,00).
Per due mesi, la Casa del Mantegna e il vicino Palazzo del Plenipotenziario hanno ospitato La Briglia di Dio: circa 80 opere, tra dipinti, disegni e sculture, molti dei quali inediti, realizzati da Kevin Brazzi e Anna Mattiuzzo dal 2009 al 2023. Lavori monumentali in dialogo con carte di piccole dimensioni, ma anche due abiti-scultura ed un gioiello realizzato a quattro mani ed esposto a Parigi.
«Il percorso espositivo – si legge nel testo critico di Achille Bonito Oliva – ci invita a comprendere che l’arte è fatta di piccole presenze che hanno il carattere eroico ed irripetibile dell’universo. Le immagini acquistano il senso estraniante di una condizione particolare ed eccentrica. Spaesare significa deportare l’oggetto fuori dal suo contesto abituale e dunque aprirlo alla possibilità di relazioni inedite che gli conferiscono nuovo statuto e diversità identica. […] Per Anna Mattiuzzo e Kevin Brazzi l’arte progetta il passato, rinnova il Tempo in un eterno presente che si configura attraverso l’epifania dell’immagine, l’apparizione di forma, colore, scultura per garantire all’umanità l’attimo della perennità. […] In definitiva, attraverso la pratica artistica, essi promuovono dei modelli di accrescimento biologico della sensibilità, secondo una volontà costruttiva che intende utilizzare l’arte verso l’interno e verso l’esterno. Per questo utilizzano una nozione materialistica di lavoro che nasce dalla coscienza di un’arte intesa come prassi reale e che opera all’interno delle contraddizioni della realtà».
«La visionarietà che accumuna Anna Mattiuzzo e Kevin Brazzi, pur negli stili differenti, diviene una sfida e nel contempo un intrigante gioco a due che si esplica in un binomio arte-vita magmatico e dal sapore teatrale», scrivono Francesca Baboni e Stefano Taddei. «La complementarietà si trasforma in un efficace viatico tra l’esteriore e l’interiore, nel momento in cui si sciolgono le briglie del canale spirituale e si lasciano fluire rappresentazioni archetipiche di un luogo dell’essere dove il femminile incontra il maschile».
Scrive Sergio Zanichelli a proposito del lavoro di Kevin Brazzi: «Un viaggio pittorico tra arcaico e presente, tra figurazione ed astrazione attraverso una “dissoluzione” delle immagini anche attraverso la stesura dei colori sembrano parte di un personale sparito musicale come continue scansioni e accentuate vibrazioni cromatiche che invadono tutto il campo pittorico per fornire a chi incontra le sue opere un personale racconto visivo».
«Il linguaggio espressivo di Anna Mattiuzzo – si legge nel testo di Sergio Zanichelli – è una ricerca continua nella memoria dell’artista che si esprime in una relazione molto sottile con forme espressioniste della pittura classica e contemporanea attraverso quel suo particolare ed esclusivo modi di rappresentazione che diventano racconti pittorici, quasi fiabeschi».
Nel corso dell’esposizione, Kevin Brazzi ha dato vita ad un grande pozzo narrativo dedicato al romanzo Il Monaco di Antonin Artaud: un assemblaggio di diverse sculture figurative in terracotta e smalti vòlto a esemplificare la nostalgia e la verità dei preromantici. I visitatori hanno così potuto conoscere gli artisti e accostarsi al processo che porta alla realizzazione dell’opera.
L’evento del 26 novembre è ad ingresso gratuito, non è richiesta la prenotazione. L’esposizione è aperta al pubblico fino al 26 novembre 2023 nei seguenti giorni e orari: martedì-venerdì 10.00-13.00, sabato e domenica 10.00-13.00 e 16.00-19.00. Per informazioni: www.casadelmantegna.it, www.instagram.com/mattiuzzobrazzi.
Kevin Brazzi nasce nel 1994 a Carpi (MO). Vive e lavora tra Parigi e Villastrada, in provincia di Mantova. È diplomato in Costume e scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Numerose le esperienze come aiuto costumista e aiuto regia. Parallelamente ha condotto una ricerca pittorica che lo ha portato ad esporre in diverse città italiane. Nel 2020 e nel 2021 è stato inserito nel catalogo del Premio Combat di Livorno. Per il laboratorio di Federica Scorsone a Venezia, ha dipinto una collezione di capi d’artista e alcune sue creazioni di gioielleria, pezzi unici, si trovano presso la gioielleria Boncompagni, sempre a Venezia. Collabora con la galleria di Daniele Scarpa a Venezia e con le gallerie parigine Herve Peron, Seigle Gallery e Bresilophilie.
Anna Mattiuzzo nasce a Padova nel 1995; vive e lavora tra Venezia e Avignone. Diplomata in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia, prende parte a diverse mostre, workshop e laboratori aperti di pittura e disegno. Con Kevin Brazzi, ha esposto i gioielli realizzati a quattro mani presso la gioielleria Isabelle Langlois di Parigi durante la settimana dell’alta moda e presso la gioielleria Boncompagni di Venezia in occasione dell’apertura della Biennale Architettura 2023.
BRYANO è il marchio di abbigliamento del designer Bryan, stilista, modellista e couturier parigino. Creato nel 2005, BRYANO realizza creazioni “sur mesure” con materiali tessili: seta e tessuti nobili.
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