Volge al termine l'epoca Gisi:
comuni soci molto soddisfatti
Di questo importo sono stati già erogati da fine 2021 a fine 2022 acconti per un totale di euro 4.500.000, ora Gisi nel terminare la sua esistenza, provvederà ad erogare gli ultimi 800.000 euro ai propri Comuni soci. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
Si è conclusa in modo eccellente e sopra ogni aspettativa la liquidazione della Gisi Spa iniziata in data 18 marzo 2021.
Gisi Spa costituita nel 1998, grazie ad un conferimento di capitale da parte del Consorzio di Bonifica Navarolo nei confronti dei cinque soci della stessa, ed in particolare i comuni di Viadana, Casalmaggiore, Sabbioneta, Dosolo e Pomponesco, per anni ha gestito il servizio idrico del nostro territorio, occupandosi della gestione dei reflui e della depurazione delle acque.
Dopo aver gestito gli impianti di depurazione dal 1998 al 2014 a decorrere dal 01/01/2015, a seguito del cambiamento della norma che prevedeva un gestore unico del servizio idrico per provincia, la Gisi Spa ha ceduto la gestione degli impianti a TEA ACQUE per il comparto mantovano e a PADANIA ACQUE per il comparto cremonese.
Ad una prima fase di cessione della gestione, è seguita poi una fase di valorizzazione e vendita degli impianti alle stesse due società. A quell’epoca i tempi e i modi di come potevano essere ceduti gli impianti erano sconosciuti. Inizia così una fase delicata e importante dell’allora Cda presieduto da Lucio Boni dal 2015. Grazie allo splendido lavoro di Boni e del suo Cda, la Gisi Spa riesce a vendere la totalità degli impianti nel 2019 a Tea Acque e a Padania Acque e per ultimo a fine 2020 l’impianto chimico fisico a fianco del depuratore di Casalmaggiore a Sta Srl, grazie ad un bando ad evidenza pubblica.
Gisi Spa viene messa in liquidazione poi nel marzo 2021 con un saldo attivo bancario a seguito delle vendite effettuate nel 2019 e nel 2020 di più di 4.000.000 di euro. I comuni soci nominano dunque come liquidatori il Dr. Acquaroni Alessandro, già presente in Gisi come consigliere dal 2010, e il Dr. Lerro Francesco.
Anche quest’ultima fase ha richiesto un attento lavoro per ottimizzare quanto ancora la società potesse incassare prima della sua chiusura definitiva. L’ottimo lavoro del Dr. Acquaroni e del Dr. Lerro, con la collaborazione del Rag. Asinari Roberto e dell’Avvocato Antonini Paolo, ha permesso alla stessa di concludere con un saldo attivo di circa 5.300.000 euro.
In data 10 novembre 2023 è stato approvato il bilancio finale di liquidazione e il relativo piano di riparto con la conseguente cancellazione della società dal registro delle imprese. Di questo importo sono stati già erogati da fine 2021 a fine 2022 acconti per un totale di euro 4.500.000, ora Gisi nel terminare la sua esistenza, provvederà ad erogare gli ultimi 800.000 euro ai propri Comuni soci.
I Sindaci di Viadana Nicola Cavatorta, Dosolo Pietro Bortolotti, Pomponesco Giuseppe Baruffaldi e Sabbioneta Marco Pasquali esprimono “soddisfazione per la chiusura definitiva della vicenda GISI” e ringraziano “tutti gli amministratori della società e i funzionari comunali che hanno collaborato per giungere insieme a questo importante risultato che ha permesso di ridistribuire quasi tutto il capitale sociale per 5,3 milioni da destinare o già destinato ad investimenti sul territorio”.
Il Sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni ricorda il lungo iter: “Della volontà di chiudere l’esperienza di Gisi ne ho sentito parlare per la prima volta nel 2010; nel 2014 da Sindaco, in assemblea, non mi pareva ci fosse tutta questa fretta. Sono stati decisivi alcuni passaggi fondamentali: la nomina di un nuovo cda con Presidente Lucio Boni, che non finirò mai di ringraziare; la scelta del gestore unico provinciale, realmente concretizzata nella Provincia di Cremona con Padania Acque, che ha ben gestito l’acquisizione dei rami patrimoniali delle partecipate di tutta la Provincia, tra cui Gisi; il lavoro dei liquidatori Alessandro Acquaroni e Francesco Lerro affiancati dal Direttore Roberto Asinari, che in poco più di due anni hanno portato brillantemente a termine la missione, recuperando di fatto tutto il capitale sociale conferito con patrimonio, trasformandolo in liquidità, una cosa assolutamente non scontata. Per Casalmaggiore è significato poter destinare i fondi ricevuti a chiudere la vicenda gas, penso che nessuno nel 2015 avrebbe creduto in un risultato di queste proporzioni”.
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