Renato Neviani promosso al suo
primo rally, il Sandalion 2023
Il prologo di giovedì 19 ottobre e poi tre giorni di gara, dal 20 al 22 ottobre, per sgomitare e fare il meglio possibile. Schivando (o meglio affrontando) inconvenienti e problematiche di vario genere. GUARDA LA FOTOGALLERY
Il Sandalion 2023 è una corsa selettiva che mette a dura prova uomini e mezzi. Se n’è accorto Renato Neviani, endurista di Casalmaggiore, che ha scelto la Sardegna, e Olbia in particolare, per mettersi alla prova. Prima volta in assoluto e un grande cuore, oltre che quel po’ di fegato che accompagna chi fa questo sport. Difficile reagire ai problemi, ma non se hai la moto nel Dna (a partire, viene da dire, dall’azienda di famiglia). Perché la moto a volte tradisce, ma poi sa come restituire. Il prologo di giovedì 19 ottobre e poi tre giorni di gara, dal 20 al 22 ottobre, per sgomitare e fare il meglio possibile. Schivando (o meglio affrontando) inconvenienti e problematiche di vario genere.
Il Sandalion 2023 è iniziato con il prologo, appunto, svoltosi nell’area circostante la base di Olbia e utile a stilare l’ordine di partenza della prima tappa e a riscaldare l’animo di concorrenti e appassionati. Renato Neviani ha concluso questa prima prova con un distacco di 18” dal primo, in diciassettesima posizione. Una prima volta assoluta per l’endurista di Casalmaggiore, che ha preso contatto con l’Aprilia Tuareg 660 solo in questa fase, riscontrando le prime sensazioni.
“E’ andato tutto bene, il diciassettesimo con un distacco di diciotto secondi dal primo mi ha reso fiducioso e contento. Non avevo mai guidato la moto, non la conoscevo, non sapevo come si sarebbe comportata in alcune circostanze e non ho voluto spingere più di tanto. Abbiamo dovuto anche cambiare la molla del mono con una più dura”.
Purtroppo le buone sensazioni sembrava scemare dopo la prima tappa, quando Renato è incappato in una caduta che non gli ha procurato guai fisici, ma ha compromesso la sua moto. Così il rallysta di Casalmaggiore ha raggiunto il punto di assistenza lungo il percorso, ma il grave danno alla ruota anteriore e agli strumenti di navigazione non era riparabili, costringendolo al ritiro. “Quella è stata una giornata amara, la più amara dell’intera spedizione, ma si cresce anche così. Al km 91 durante la PS1 ho fatto una brutta caduta in cui ho rotto il cerchio davanti e gli strumenti per la navigazione. Sono riuscito a portare la moto al chilometro 154 per l’assistenza, ma purtroppo abbiamo dovuto alzare bandiera bianca. Mi spiace perché mi sentivo bene, ma anche questo fa parte del moto rally”.
E infatti il giorno dopo Neviani è ripartito, con un ottimo ventunesimo posto nella terza prova speciale. Nei 270 km di gara della seconda tappa del sabato, l’endurista di Casalmaggiore ha lottato contro precipitazioni, vento, nebbia e un’avaria al sistema di navigazione che l’ha costretto a gareggiare a vista fino al punto d’assistenza. Sistemato il guasto all’antenna, Neviani ha ripreso la corsa imprimendo alla sua Aprilia Tuareg 660 un passo più sostenuto e recuperando parecchie posizioni. In buona sostanza un mix tra astuzia, forza e volontà, oltre che tecnica, che hanno consentito di livellare le sfortune grazie alla voglia di non mollare. Quest’ultima ha prevalso assieme allo spirito di “sopravvivenza” sportiva. “Sono stati 270 km tra pioggia, vento e nebbia. Al km 44 sono rimasto senza navigazione causa antenna ko, ho cercato un altro pilota e mi sono attaccato a lui fino al km 86 dove ho raggiunto l’assistenza e lì mi hanno sistemato il problema. Nella PS1 non ho voluto spingere e ho finito 34esimo su 35. Nella PS2 ho finito 28esimo su 35 e nella PS3 ho fatto 21esimo su 35, migliorando ancora”.
La terza tappa del Sandalion 2023 si è aperta con un percorso più breve, ma molto insidioso, dove Neviani ha dovuto fare i conti con sassi e pietraie. Con prudenza, tra la PS1 e la PS2 ha migliorato di varie posizioni, completando le prove in 32esima posizione di classifica generale. Un debutto positivo per l’endurista di Casalmaggiore che, alla sua prima volta in Sardegna e in sella all’Aprilia Tuareg 660, ha costruito dal nulla e in soli tre giorni, una base d’esperienza nel motorally raid. L’obbiettivo di giungere al termine, che dopo la rovinosa caduta di venerdì sembrava sfuggire al primo colpo, è stato invece ampiamente raggiunto, grazie anche all’ottimo lavoro della squadra, che in due chiare occasioni, ha risistemato il mezzo di Neviani in tempi da pit-stop.
“L’ultima giornata è stata super tosta. Su due prove speciali con molti sassi e pietraie sia in discesa che in salita, nella prima ero 35esimo e nella seconda, 33esimo su 36. In classifica finale della giornata siamo arrivati al 32esimo posto e sono molto contento. Era importante finire la terza tappa e acquisire ancora più esperienza e per conoscere meglio questo mondo. Devo ringraziare tutto il team GCORSE per questa fantastica esperienza: mi hanno aiutato tantissimo nei momenti difficili con le riparazioni e rincuorandomi, non smetterò mai di ringraziarli”.
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