Cremona-Mantova, un fondo
americano per l'autostrada?
E poi si tornerebbe a quegli 8 km, con Regione che sollecita il Governo e il Ministro Salvini a perfezionare un passo avanti. Insomma la partita è difficile, tutta in salita per chi tifa per la Cremona-Mantova, ma non ancora chiusa. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
Tibre e Cremona-Mantova, due destini connessi tra di loro perché di due strade, pardon autostrade, che si intersecano stiamo in fin dei conti parlando. Sullo sfondo si intravede una bandiera a stelle e strisce: proprio così ci sarebbe un fondo americano pronto a rilevare le quote di Stradivaria per portare avanti il progetto.
Eppure senza un passo avanti nel Tibre rischia di naufragare definitivamente il progetto Cremona-Mantova, già messo in crisi da beghe legali e da una politica che sembra non andare del tutto d’accordo, almeno nel Casalasco.
Cerchiamo di capire il problema. Il progetto della Cremona-Mantova ha un buco in mezzo, di circa 8 km, che si trova proprio nella zona Casalasco o per la precisione dell’Oglio Po, toccando anche la provincia mantovana. Fra Calvatone e Marcaria il progetto prevede che l’asfalto da sfruttare per la Cremona-Mantova debba essere quello del Tibre autostradale che però come noto è fermo nella campagna di Sissa Trecasali, nel parmense.
Dunque cosa fare? Portare avanti di un altro passo il Tibre per arrivare magari a rilanciare il progetto dell’autostrada. L’idea del tratto centrale in comune si deve a due motivazioni. Da un lato evitare consumo di suolo; dall’altro dividersi i costi, col Tibre che si deve occupare di quegli 8 chilometri e il concessionario della Cremona-Mantova che penserebbe al resto.
A proposito di concessionario, il 29 novembre è convocata l’udienza del Tar tra Regione e Stradivaria, con quest’ultima che si è vista revocare la concessione per inadempienza e ora chiede i danni, dopo che la Corte dei Conti aveva inizialmente dato ragione a Regione Lombardia.
Ed è proprio qui che si sviluppa la novità del fondo americano, quello della IFM Global Infrastructure, che gestisce fondi pensione australiani e ha già rilevato la Aleatica, società con sede in Messico che gestisce la Brebemi. Se gli americani rilevano Stradivaria, ecco che la partita a carte bollate potrebbe chiudersi subito.
E poi? E poi si tornerebbe a quegli 8 km, con Regione che sollecita il Governo e il Ministro Salvini a perfezionare un passo avanti. Insomma la partita è difficile, tutta in salita per chi tifa per la Cremona-Mantova, ma non ancora chiusa.
G.G.