Bozzolo, Don Nicola Premoli, la
predica condivisa e le bestemmie
Per la questione delle bestemmie una signora a sua volta è salita al microfono per raccontare un episodio particolare accadutole l'estate scorsa
Una omelia condivisa quella sostenuta domenica scorsa da don Nicola Premoli in chiesa a Bozzolo. Il Vicario di don Luigi Pisani alla Messa delle 10,30 ha spiegato che questa volta la predica l’avrebbe fatta insieme ai fedeli. E ha esordito chiedendo chi si ricordava i dieci Comandamenti nell’ordine preciso e chi se la sentiva di venirli a recitare al microfono.
Dopo un’iniziale silenzio e un comprensibile immobilismo uno dei presenti, Giuliano Bongiovanni, fratello del missionario in Sierra Leone Padre Vittorio Bongiovanni, si è mosso verso l’altare recitando uno ad uno le dieci regole indicate nel vangelo.
In sostanza una sollecitazione a non nominare il nome di Dio invano a non avere idoli al di fuori di Lui e ad evitare la bestemmia. Ingenua la risposta di un bambino quando don Nicola, com’e sua consuetudine, ha chiesto ai ragazzi, seduti tra i banchi della chiesa se avessero dei personaggi tra i calciatori o i cantanti di cui fossero appassionati ammiratori.
A sorpresa un ragazzino dopo aver alzato la mano ha risposto a voce alta Shiva! A cui il sacerdote ha ricordato che il rapper era stato arrestato il giorno prima.
Per la questione delle bestemmie una signora a sua volta è salita al microfono per raccontare un episodio particolare accadutole l’estate scorsa. “Mi trovavo al mare e sono capitata vicino a dei ragazzi che continuavano a bestemmiare. Così anche i giorni seguenti. Allora ho chiesto a Dio di darmi la forza per trovare le parole giuste per affrontare quel gruppo. Li ho raggiunti vicino al molo. Loro erano in barca ed io a nuoto pur non essendo una grande nuotatrice me la cavo in acqua. Però temevo che mi avrebbero dato un colpo in testa con il remo. Invece sono riuscita a trovare le parole giuste spiegando loro che quel Dio che loro imprecavano continuamente era anche il mio padre e pure il loro e non era bello che lo offendessero a quel modo.
Alla fine uno dei ragazzi e una ragazza mi hanno ringraziato e sono tornata a riva sollevata e serena”.
Ros pis