Casalmaggiore, inaugurata la mostra
dei legni del Po all’Eridanea
Legni dalle forme più strane che Giuseppe Ferrari ha saputo individuare, raccogliere, asciugare, pulire e accudire, in grado di richiamare alla mente immagini fantastiche di animali improbabili, mentre Franco Manfredi si è occupato della lavorazione degli stessi. GUARDA LA FOTOGALLERY
È stata inaugurata ieri alla Società Canottieri Eridanea la mostra dal titolo “Un artista chiamato Po”, originale esposizione di legni levigati dal tempo e dall’acqua del grande fiume nata da un’idea di Giuseppe Ferrari e Franco Manfredi, la quale sarà visitabile per tutto il periodo della Fiera di San Carlo fino al 12 novembre. Legni dalle forme più strane che Giuseppe Ferrari ha saputo individuare, raccogliere, asciugare, pulire e accudire, in grado di richiamare alla mente immagini fantastiche di animali improbabili, mentre Franco Manfredi si è occupato della lavorazione degli stessi.
Nel corso dell’inaugurazione Giampietro Lazzari ha letto il suo racconto Il Fiume, dove, in alcuni passaggi, ha saputo bene anticipare, inconsapevolmente, il tema: “Anche nel fiume capita di incontrare entità che non sai bene se appartengano al presente o ad un tempo passato. Accade ad esempio di incocciare in legni levigati dal tempo e dall’acqua che hanno forme di viventi e che forse, in un’epoca passata, lo sono veramente stati e l’acqua li ha trasmutati”.
Sono intervenuti poi Sandra Furini, che da qualche tempo assiste la società con meravigliose proposte culturali, e Giuseppe Boles, il quale ha letto una poesia in ricordo di Aldo Sarzi Braga, appassionato frequentatore del grande fiume recentemente scomparso. Infine Elisabetta Ghidini – la quale ha curato forma, estetica e armonia degli allestimenti – ha guidato gli ospiti attraverso la mostra. “È stato un momento di spessore culturale veramente interessante, sentitamente partecipato dai presenti e apprezzato. Un bel mix di arte e cultura, grazie alla Pro Loco e ai personaggi che sono intervenuti”, ha fatto sapere la presidente Silvia Orlandini.
M.C. (Foto Alessandro Osti e Tiziano Schiroli)