Marcaria, l'opposizione dice
no al Piano Diritto allo studio
Francesca Carnevali: "Dopo anni di voto positivo, quest'anno non era più possibile accondiscendere: "Per tutte queste motivazioni, contrariamente agli altri anni, abbiamo votato contro al piano di diritto allo studio perché in una situazione economica dove tutto sta aumentando e dove sempre più famiglie hanno difficoltà a far quadrare il bilancio famigliare, il Comune dovrebbe essere il primo a prendersi carico di queste situazioni"
L’opposizione di Marcaria voto no al Piano Diritto allo studio e all’aumento delle tariffe di tutti i servizi scolastici del Comune. Le famiglie in difficoltà, secondo l’opposizione, avranno ancora più difficoltà a chiudere il proprio bilancio familiare a fine mese. Qualche correttivo viene pure suggerito per far fronte alla situazione. Francesca Carnevali ha spiegato ieri le motivazioni del voto contrario.
A fronte di un’Amministrazione che spiega di aver aumentato le risorse, il problema serio sono gli aumenti deliberati lo scorso anno: “L’Amministrazione comunale – spiega – presenta il piano di diritto allo studio in Consiglio Comunale e si vanta di aver aumentato le risorse per venire sempre più incontro alle esigenze delle famiglie. In tutto ciò però l’Amministrazione e il Sindaco si dimenticano che da questo anno scolastico sono scattati tutti gli aumenti delle tariffe deliberati l’anno scorso: è aumentata la tariffa del trasporto scolastico, è aumentata la tariffa della mensa, sono aumentate le tariffe del servizio di prescuola, postscuola e doposcuola ed è stata introdotta la tassa di iscrizione per le scuole dell’infanzia. Quindi, se da un lato si afferma di sostenere una scuola di qualità per andare incontro alle esigenze delle famiglie, dall’altra si aumentano le tariffe togliendo tutte le agevolazioni per le famiglie con due, tre o più figli“.
Disagi alle famiglie e diminuzione dei bambini iscritti alle scuole di Canicossa e Ospitaletto: “Come gruppo consiliare avevamo già denunciato che questi aumenti avrebbero provocato dei disagi alle famiglie e vediamo oggi gli effetti: la scuola dell’infanzia paritaria di Canicossa ha subito un dimezzamento dei bambini frequentanti e quella di Ospitaletto una diminuzione del 20%, con la conseguenza, specialmente per Canicossa, di mettere a rischio la tenuta futura della scuola. Il Sindaco aveva annunciato che avrebbe previsto dei correttivi e in Consiglio ha ribadito questa volontà utilizzando lo strumento dei bandi ma, ad oggi, a quasi due mesi dall’inizio dell’anno scolastico, non c’è ancora traccia di questi correttivi“.
Un correttivo potrebbe essere quello di rivedere le soglie ISEE: “Da parte nostra avevamo denunciato l’anno scorso e l’abbiamo ribadito ieri sera in Consiglio Comunale, che per le famiglie con meno possibilità economiche, questi aumenti sarebbero stati un salasso con delle conseguenze e oggi le stiamo vedendo. Crediamo infine che si dovrebbe intervenire sulla rimodulazione delle soglie ISEE di queste tariffe e si dovrebbero reintrodurre le agevolazioni per le famiglie numerose. La rimodulazione dell’applicazione delle tariffe in base agli scaglioni ISEE permetterebbe di agevolare le famiglie meno abbienti che non dovrebbero così più fare sacrifici per usufruire dei servi, o addirittura rinunciarvi, compensando il mancato introito del comune, per i servizi usufruiti dalle famiglie meno abbienti, con l’aumento degli introiti ottenuto dagli scaglioni con più capacità di spesa, rispettando così i vincoli di bilancio“.
Dopo anni di voto positivo, quest’anno non era più possibile accondiscendere: “Per tutte queste motivazioni, contrariamente agli altri anni, abbiamo votato contro al piano di diritto allo studio perché in una situazione economica dove tutto sta aumentando e dove sempre più famiglie hanno difficoltà a far quadrare il bilancio famigliare, il Comune dovrebbe essere il primo a prendersi carico di queste situazioni e trovare soluzioni di equità, solo così si può veramente parlare di attenzione alle famiglie e alle fasce più deboli della cittadinanza“.
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