Bozzolo, partecipati i funerali di
Galetti, un uomo di grande cuore
Don Luigi ha parlato della particolare generosità dell'uomo che, dopo aver acquisito una grande fetta di clientela grazie alla sua abilità nel curare i denti della gente si era messo a disposizione dei bambini del locale orfanotrofio sistemando con impegno e generosità ile bocche dei numerosi bambini affidati al gruppo di suore locali
Parecchia gente ha voluto partecipare nonostante ll giorno lavorativo ai funerali del meccanico dentista Giancarlo Galetti, deceduto a causa di una grave malattia a 77 anni d’età. Il rito funebre è iniziato alle 10.30 di lunedì nella chiesa di San Pietro con il parroco che ha messo in risalto la particolare affluenza: “Mi fa piacere che siate cosi numerosi a dimostrazione di una forte amicizia e simpatia che legava tutti noi al defunto – ha detto don Luigi Pisani all’inizio della funzione aggiungendo poi altri ricordi durante l’omelia – Anch’io lo conoscevo e lo incontravo frequentemente nel bar vicino alla chiesa. Non deve stupire che un sacerdote esca dal suo ambiente, dalla sagrestia, dall’oratorio per recarsi nei cosiddetti luoghi laici. E’ lì che si può dialogare con le persone, conoscerne di nuove e attirarne una bella fetta verso la frequentazione della Messa”.
Poi don Luigi ha parlato della particolare generosità dell’uomo che, dopo aver acquisito una grande fetta di clientela grazie alla sua abilità nel curare i denti della gente si era messo a disposizione dei bambini del locale orfanotrofio sistemando con impegno e generosità ile bocche dei numerosi bambini affidati al gruppo di suore locali.
Negli anni passati i centri medici dentistici non erano diffusi come adesso e il nome di Galetti era un punto di riferimento conosciutissimo in tutto il circondario per la sua disponibilità e competenza verso questo tipo di patologia.
Giancarlo Galetti, chiamato da tutti con il simpatico nomignolo di Kiki, era anche un uomo di compagnia a cui piaceva giocare con gli amici imbastendo combattutissime gare con le carte in cui sapeva mettere in luce anche la sua abilità e particolare dose di fortuna nel gioco. Leggendaria una sera sotto Natale, in cui propose alla compagnia di osteria di mettere in gioco un furgone carico di panettoni da distribuire poi alle famiglie bisognose del paese.
Avendo vinto anche quella sfida lui stesso il giorno dopo si mise al volante di un veicolo con i panettoni vinti consegnandoli porta a porta per le vie di Bozzolo. Dopo la benedizione del feretro la salma ha raggiunto il cimitero di Bozzolo accompagnata da congiunti, famigliari e tanti conoscenti, commossi per la perdita di un amico e personaggio indimenticabile.
ros pis