Cronaca

Giuseppe Romanetti e il teatro.
Lettera della Compagnia Rodisio

"Uno studioso pieno di mestiere, un pazzo visionario onesto, sincero, senza freni, un mecenate contemporaneo nel senso più bello e aperto del termine, che ti sostiene, ha voglia di rischiare e ti parla sempre apertamente, senza quei filtri di cui spesso è inzuppato il nostro lavoro. Ci siamo sempre sentiti a casa e profondamente in sintonia"

Per tanti anni ha programmato la stagione teatrale con attenzione, scrupolo e meticolosità. A volte anticipando anche i tempi. E se il teatro Comunale di Casalmaggiore è un palco in cui tutte le compagnie teatrali vengono volentieri e senza indugi, il reale motivo è che la qualità dei calendari proposti paga, e paga sempre. Questo, per il direttore del Comunale Giuseppe Romanetti, è stato l’ultimo anno di programmazione. L’ultimo di una lunga serie in cui ha avuto modo di conoscere e confrontarsi con diverse compagnie teatrali. Una di queste ha voluto riconoscere al direttore i meriti di un lavoro che si ferma (forse) ma non nei ricordi, nei risultati e nelle emozioni che ha saputo suscitare.

La nostra ricerca – scrive la Compagnia Rodisio – è sempre stata accompagnata da persone speciali, occhi attenti, pieni di curiosità, di voglia di esplorare insieme, che ci hanno accolto, ascoltato, protetto. Questo confronto prezioso ci aiutato a crescere, a trovare nuove possibilità.Gli occhi pieni di sapienza di Giuseppe Romanetti fanno parte di queste presenze preziose, di quegli incontri importanti che cambiano le cose.

Uno studioso pieno di mestiere, un pazzo visionario onesto, sincero, senza freni, un mecenate contemporaneo nel senso più bello e aperto del termine, che ti sostiene, ha voglia di rischiare e ti parla sempre apertamente, senza quei filtri di cui spesso è inzuppato il nostro lavoro. Ci siamo sempre sentiti a casa e profondamente in sintonia.

Siamo grati di essere stati con lui in tutti questi anni, di aver avuto la possibilità di conoscere profondamente il suo territorio, i suoi spettatori. E siamo molto felici di esserci anche in questo suo ultimo anno di programmazione con Cross the line, un progetto che nasce proprio dal lavoro che ci ha permesso di realizzare al Teatro Comunale di Casalmaggiore negli ultimi due anni, aprendo quotidianamente le porte del teatro a più di 200 ragazzi e ragazze… che atto rivoluzionario!

Caro Giuseppe, love u so much ma preparati perché adesso verrai in tournée con noi“.

Na.Co.

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