I Casalmattori, la manifestazione
Oglio Po e le vicissitudini umane
Le vicende umane vanno spesso al di là della nostra volontà. Sono cose che accadono, alcuni lo chiamano fato o destino, altri fanno riferimento al caso, o al disegno di un Dio. Fatto sta che può cambiare il riferimento, ma non cambia il risultato
Le vicissitudini umane corrono sempre un pò più forte di quello che vorremmo fare ed essere. A volte corrono anche più forte di sogni e progetti, e cambiano le prospettive. Succede a tutti. Succede anche alle compagnie teatrali. In questo caso si parla dei Casalmattori.
“Sono tanti anni – scrive Giovanna Anversa – che siamo insieme, anni di passione, gioia, amicizia e amore. E sono tanti anni che diciamo di buttare in piedi qualcosa di divertente, di comico perché noi ridiamo tanto insieme e vorremo condividere con chi ci segue un momento leggero, allegro. Ma succede sempre che qualcosa di più importante, di più urgente ci chiama, temi che hanno la precedenza. Non si può sottrarsi“.
Anni di impegno e di passione, a fianco di qualunque realtà si prodighi per il prossimo. Siano bambini, anziani, strutture. Siano associazioni o singoli. I Casalmattori entrano nelle vicissitudini, in ciò che accade, protendendo le loro braccia in avanti, prestando la loro voce, il loro muoversi, la loro anima che è sempre in viaggio. Per ridere e far ridere ci sarà forse tempo. Non ce ne è quasi mai per rinunciare a combattere una qualche battaglia.
“Seppur amatoriali – prosegue Giovanna – ci muoviamo nel teatro alla nostra maniera perché il teatro è vita e verità, è riflessione e collante, passa dalle emozioni e si allarga come olio di una bottiglia rotta, unge le giunture della sensibilità e noi siamo così grati a questa magia. Torneremo ogniqualvolta una causa ci chiamerà in… causa. E chissà, forse un giorno regaleremo anche qualcosa di divertente.Grazie ad Alessandro per questo video, ai nuovi amici del teatro dei Granelli e grazie a chi, nel muovere quel numero enorme di animi, ha tenuto conto anche di noi“.
Grazie a voi Casalmattori. Siete una parte di anima irrequieta di questa città. Don Chisciotte (e forse qualche Sancho Panza) in sella a ronzini che percorrono in lungo e in largo queste lande, le nostre lande. Impegnati in un mestiere – quello del teatrante – non sempre semplice, non sempre immediato, non sempre di semplice lettura. Ma sempre appassionato, sempre portato a fondo con coraggio, controvento, senza alcun timore.
Le vicende umane vanno spesso al di là della nostra volontà. Sono cose che accadono, alcuni lo chiamano fato o destino, altri fanno riferimento al caso, o al disegno di un Dio. Fatto sta che può cambiare il riferimento, ma non cambia il risultato. Come camaleonti avete mostrato negli anni di saper mutar pelle – adattandovi a quel che c’è da fare – pur restando voi stessi e questo non è da tutti. E’ la vita. E che tornerete, almeno sino a che avrete un briciolo di forze, non ne abbiamo dubbi. Come le estati e gli autunni, come i fiori di campo. Come le note di musiche che variano sulla partitura, ma si riflettono poi, con egual forza, dentro.
Sabato alla manifestazione per l’Oglio Po c’eravate anche voi. E la vostra intro è stata davvero intensa, emotivamente e visceralmente intensa. Grazie a voi, Casalmattori.
Na.Co. (Video Alessandro Osti – testo portato in scena Stefano Superchi)