Politica

Teatro Vittoria, Perteghella: "Film
drammatico, speriamo a lieto fine"

"L'Amministrazione comunale se vuole evitare onerosi contenziosi deve calcolare il valore residuo della concessione, e liquidarlo. I viadanesi sperano che non servano altri tre anni". GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

In foto, da sinistra, Silvio Perteghella e il sindaco di Viadana Nicola Cavatorta

L’Amministrazione di Viadana ha risolto il contratto di concessione relativo al Cinema Teatro Vittoria. Operazione buona o meno? E soprattutto operazione indolore per il comune di Viadana? Ne è poco convinto il portavoce di Viadana Democratica Silvio Perteghella, che ha manifestato il proprio pensiero e quello del suo gruppo. La speranza è quella che vi sia un lieto fine – non doloroso – e che l’attività possa riprendere a proporre quello per cui era nata: spettacolo, cinema, intrattenimento. Questo, al di là della polemica e delle considerazioni, si augura anche Viadana Democratica.

L’Assessore Bacchi – spiega Silvio Perteghella – ha fatto sapere in Consiglio Comunale che l’amministrazione ha risolto il contratto di concessione e attende la restituzione delle chiavi. Al momento è lecito chiedersi se questa risoluzione sia avvenuta come atto unilaterale del Responsabile dell’Area tecnica, dal momento che manca una delibera di indirizzo di Giunta o Consiglio. 

Andrebbe ricordato che la concessione del Vittoria è collegata agli esercizi commerciali che sono contigui,  la risoluzione quindi comporta il passaggio del possesso anche di quegli immobili al Comune di Viadana; con il conseguente futuro introito dei canoni di locazione in favore del Comune. Inoltre andrebbe tenuti conto del fatto che il concessionario era in diritto di esercizio per ulteriori dodici anni su un totale di trenta, in quanto diciotto anni fa aveva realizzato la ristrutturazione del cinema e  la riqualificazione dell’area circostante. 

La mancata apertura del Vittoria dà al Comune la possibilità di esercitare una risoluzione unilaterale per giusta causa, ma probabilmente questa non può essere “a gratis” proprio per gli investimenti che realizzò il privato su spazi di proprietà comunale. 

L’Amministrazione comunale al momento non ha calcolato il valore residuale della concessione, non ha predisposto opportuna variazione di Bilancio e si aspetta che il privato consegni le chiavi accontentandosi del nulla. Viene da sorridere… In aggiunta a queste considerazioni va ricordato che l’amministrazione comunale avrebbe da tempo dovuto risolvere il contratto ma ha preferito protrarre una mediazione per tre anni. La discussione per una conciliazione bonaria può durare qualche mese e non qualche anno. 

Inoltre è davvero incomprensibile come l’Amministrazione abbia potuto partecipare ad un bando regionale per la riqualificazione energetica del Vittoria senza un preventivo accordo di riapertura con il concessionario. Anche perché i lavori utili da realizzarsi per la riapertura,  riguardavano l’ottenimento del certificato di prevenzione incendi non il miglioramento della classificazione energetica dell’immobile.

Da quanto si evince l’amministrazione comunale non ha alcuna intenzione di liquidare il valore residuo della concessione e questo causerà dei problemi che potranno trasformarsi in un lungo contenzioso civile, oltre a rimandare a tempi infiniti la riapertura del Vittoria.

L’Amministrazione comunale se vuole evitare onerosi contenziosi deve calcolare il valore residuo della concessione, e liquidarlo. I viadanesi sperano che non servano altri tre anni. È un film drammatico appena iniziato, ma si spera nel lieto fine, nonostante gli indugi e le inerzie dell’amministrazione Cavatorta“.

Na.Co.

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