Fiume Po, modello virtuoso negli
studi dell’Università di Rotterdam
I valori ambientali, economici e sociali e i numerosi nuovi progetti del Grande Fiume sotto la lente degli studenti e dei ricercatori del corso in Water Management del prestigioso ateneo olandese presentati dagli esperti dell’Autorità di bacino distrettuale e AIPo. Visite, dalla sorgente alla foce, con focus a Piacenza, Cremona e Parma.
Giorni di studi approfonditi quelli che studenti e ricercatori dell’Università di Rotterdam hanno trascorso lungo l’asta fluviale del più grande fiume italiano guidati in un percorso di conoscenza mirata, sotto i profili paesaggistico-ambientali, idraulici e socio-economici, dagli esperti dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po e di AIPo. Il tour itinerante dei giovani laureandi e dei docenti del corso di Water Management dell’Università di Rotterdam ha avuto varie tappe di apprendimento in grado di offrire un’analisi aggiornata sullo stato attuale del fiume Po, selezionato, tra i tanti, come caso-studio del corso universitario di quest’anno, nell’ambito del Progetto River21. Un progetto che affonda le proprie radici nel passato e che vanta già una storia ventennale. Le visite hanno consentito agli studenti di esaminare l’intero bacino idrografico del fiume Po, indagando le possibili analogie con i fiumi olandesi, il modello di gestione italiano e le opportunità di potenziale sviluppo e reciproco supporto collaborativo. Gli studenti hanno seguito il fiume dalla sorgente del fiume a Monviso alla foce nel Delta, incontrando lungo il percorso numerosi ricercatori e portatori d’interesse e visitandone anche i luoghi e infrastrutture più rilevanti; in particolare, hanno potuto visitare la scala di Risalita dei Pesci a Isola Serafini, grazie ad una visita guidata della Pro Loco Monticelli d’Ongina. E proprio tra le province di Piacenza e Cremona gli studenti hanno potuto conoscere alcuni dei molteplici progetti realizzati negli ultimi anni insieme alla Riserva MAB UNESCO Po Grande, come, tra gli altri, “Adotta lo Storione”, che ha lo scopo di reintrodurre la specie simbolo del Grande Fiume. Un’ulteriore full immersion propedeutica al ruolo e al valore del fiume Po si è tenuta a Parma, a Palazzo delle Acque, dove i tecnici esperti dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po e quelli di AIPo (Agenzia Interregionale del Fiume Po) hanno approfondito storia, funzioni e mission dei due enti che si occupano, per competenza, di pianificazione, programmazione e realizzazione dei progetti strategici nell’intero bacino idrografico del Po con focus di presentazione dei progetti specifici che spaziano dalla sicurezza idraulica alla navigazione, fino all’incremento della capacità di adattamento dei territori al cambiamento climatico in atto. All’interno della Sala di Piena e operativa, tra i monitor che in tempo reale osservano e misurano i flussi di risorsa idrica nel Grande Fiume, l’Agenzia Interregionale del Fiume Po (AIPo) ha posto l’accento sulla essenziale funzione svolta dal monitoraggio che viene costantemente effettuato lungo il fiume ed in particolare in occasione dei possibili eventi alluvionali.
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