Cronaca

Piadena: picchia ex compagna e
poi i carabinieri. 27enne arrestato

Quindi, tenuto conto della denuncia della donna e del fatto che aveva opposto resistenza ai militari che lo avevano bloccato, provocando a uno di loro delle lesioni a una mano, il 27enne è stato arrestato per atti persecutori, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. E’ stato accompagnato presso il carcere di Cà del Ferro

Si è conclusa con l’arresto per atti persecutori, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale la turbolenta serata di un cittadino straniero di 27 anni, pregiudicato e residente in provincia di Mantova.

Tutto ha preso avvio verso le 21.30 di 4 ottobre quando i carabinieri di Piadena e Scandolara, mentre si trovavano nel centro abitato per un controllo, hanno sentito delle urla provenire da una via limitrofa. I militari sono andati verso la direzione da cui sentivano provenire le urla, venendo a sapere da alcuni passanti che due persone stavano litigando.

Sul posto, militari hanno trovato un uomo e una donna. In quel frangente, la donna era chiusa in un angolo dall’uomo che la teneva ferma contro il muro, bloccandole le spalle.

I militari sono intervenuti per bloccarlo, ma il 27enne ha opposto resistenza, spingendoli e divincolandosi. E’ stato allontanato e la donna, nel frattempo, ha raccontato che aveva avuto una relazione con l’uomo, ma l’aveva interrotta perché geloso e violento e che, in varie occasioni, l’aveva molestata, minacciata e picchiata.

Inoltre, ha riferito che l’uomo andava spesso a trovarla nel tentativo di riallacciare la relazione, ma quella sera si era presentato ubriaco e l’ha minacciata di morte se non fosse tornata con lui.

I militari hanno trattenuto l’uomo che però ha tentato comunque di colpirli con calci e pugni, nel tentativo di arrivare a un contatto fisico con la donna. Il 27enne è stato allontanato, ma ha avuto una nuova reazione violenta, colpendo i militari con calci e pugni e minacciandoli di morte. Uno dei militari è stato colpito con un calcio a una mano e, a quel punto, tenuto conto che stava diventando sempre più pericoloso, il 27enne è stato bloccato e ammanettato. E’ stato portato verso l’auto di servizio, all’interno della quale ha colpito le portiere con dei calci. Poi, giunto in caserma, ha iniziato a urlare e ha colpito con calci gli arredi, senza procurare danni.

Nel frattempo, la donna ha presentato la denuncia per i maltrattamenti subiti nel corso del tempo dall’ex compagno, raccontando che, dal maggio scorso, a seguito di violenti litigi per motivi di gelosia, è stata oggetto di aggressioni, in particolare modo quando l’uomo beve o usa stupefacenti.

Dopo la fine della relazione, non accettata dall’uomo, quest’ultimo si è presentato in più occasioni presso l’abitazione della vittima, minacciandola di morte. Fino alla sera del 4 ottobre quando lui si è presentato in stato di alterazione e ha inveito contro di lei.

Quindi, tenuto conto della denuncia della donna e del fatto che aveva opposto resistenza ai militari che lo avevano bloccato, provocando a uno di loro delle lesioni a una mano, il 27enne è stato arrestato per atti persecutori, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. E’ stato accompagnato presso il carcere di Cà del Ferro e nella tarda mattinata del 6 ottobre è intervenuta la convalida e, nei suoi confronti, è stata disposta la misura degli arresti domiciliari nel luogo di residenza.

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