Rugby Viadana, da Torino arriva il
pilone sudafricano Ethan Jeffery
"Ethan è un giovane pilone sudafricano con un grande potenziale fisico e con grandi margini di miglioramento - commenta Gilberto Pavan - La scorsa stagione si è messo in luce a Torino e arriva a Viadana per completare il reparto dei piloni destri dandoci la possibilità di scegliere tra tre importanti opzioni"
Arriva dal CUS Torino l’ultimo innesto per la prima linea giallonera in vista dell’ imminente nuova stagione che vedrà il Rugby Viadana 1970 esordire a Padova sabato 7 ottobre alle ore 15,30.
Si tratta di Ethan Jeffery, nato a Pretoria l’11 maggio del 1999. Un ricco curriculum accompagna il giovane pilone sudafricano: dopo aver giocato per la squadra del suo collage Ethan ha giocato la Currie Cup Junior con i Xerox Lions e successivamente è passato ai Valke per giocare lo stesso campionato a livello senior. Al termine di questa esperienza il suo trasferimento in Israele per disputare l’European Super Cup con i Tel Aviv Heat e la stagione successiva l’arrivo in Italia a Torino dove è riuscito a collezionare 18 presenze in Top10.
“Innanzitutto sono grato di poter giocare un altro anno a rugby e fare ciò che amo fare. – esordisce il pilone – A Viadana ho trovato una squadra molto giovane ma allo stesso tempo con un grande potenziale e talento, mi sto godendo la professionalità con cui viene gestito il club, rende molto più facile allenarsi e prepararsi agli impegni settimanali. Sono emozionato per la nuova stagione e per quello che verrà: nuove sfide e nuovi obiettivi sono stati fissati e sono pronto a mettermi in gioco e a fare la mia parte per la squadra!”
“Ethan è un giovane pilone sudafricano con un grande potenziale fisico e con grandi margini di miglioramento – commenta Gilberto Pavan – La scorsa stagione si è messo in luce a Torino e arriva a Viadana per completare il reparto dei piloni destri dandoci la possibilità di scegliere tra tre importanti opzioni. Speriamo che a Viadana trovi il giusto ambiente per proseguire il suo percorso di crescita e che possa asprimere il suo potenziale a pieno”.
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