Cronaca

Tre Rotary uniti col
medico-scrittore Aitini

Il medico-scrittore mantovano Enrico Aitini è stato l’ospite di una conviviale che giovedì sera alla Clochette di Solarolo Rainerio ha riunito i tre Rotary Club del Casalasco: il Piadena Oglio Chiese, il Casalmaggiore Viadana Sabbioneta e il Casalmaggiore Oglio Po.

Il medico-scrittore mantovano Enrico Aitini è stato l’ospite di una conviviale che giovedì sera alla Clochette di Solarolo Rainerio ha riunito i tre Rotary Club del Casalasco: il Piadena Oglio Chiese, il Casalmaggiore Viadana Sabbioneta e il Casalmaggiore Oglio Po.

I tre presidenti, rispettivamente Giorgio Moriero, Paola Tagliavini e Cristina Torricelli, hanno introdotto l’ospite la cui figura è stata tratteggiata da Francesco Fabozzi: medico chirurgo specialista in Ematologia e Oncologia classe 1950, ha diretto l’U.O. di Oncologia Medica ed Ematologia dell’Ospedale Poma di Mantova ed è stato professore a contratto presso l’Università di Parma.

È membro dell’Associazione Medici Scrittori Italiani, che recentemente gli ha conferito il premio alla carriera. Ha scritto diversi romanzi e racconti, alcuni dei quali sono stati premiati in concorsi letterari. Oltre alla medicina e alla scrittura, tra le sue passioni la musica e l’arte nelle sue diverse forme. Il tema della serata era incentrato sulla sua ultima opera, “Azzurro sulla tua cartolina”. «Le vicende narrate – ha raccontato Aitini – si svolgono nell’arco di 4 mesi, tra la fine del 1975 e il gennaio 1976. Scrissi una prima versione nel 1994 poi l’ho riscritta nel 2019. Il racconto è una specie di monologo: sono io che parlo a una ragazza che si chiamava Gabriella, che conobbi a Ematologia da fresco laureato».

Gabriella era una paziente di 21 anni affetta da una forma grave di leucemia, e gli estratti del libro letti dall’autore hanno coinvolto e commosso tutti i presenti, rendendo evidente la presenza, dietro al camice del medico, di una persona pervasa da sentimenti, e nella fattispecie di un dottore che a mezzo secolo di distanza ricorda i dettagli di una singola, straziante, vicenda umana oltre che professionale.

In chiusura è stata ricordata la recente apertura del Day Hospital oncologico dell’ospedale Oglio Po realizzato proprio dal Rotary, al cui riguardo Aitini ha commentato: «Il sostegno psicologico ai pazienti non va diminuito solo perché oggi le cure hanno fatto grandi passi avanti. Ben vengano tutte le terapie complementari». Tra cui la bellezza e l’accoglienza del luogo di cura.

V.R.

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