Cronaca

Oglio Po, l'intervento di suor
Maria e le parole di Piccinelli

"Noi, i ragazzi disabili - spiega suor Maria - tutti i miei figliuoli, noi suore, tutti quelli che sono gli ospiti anche alla corte, noi abbiamo rigorosamente bisogno dell’ospedale Oglio Po ben funzionante". GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Da Casa Giardino in strada Salde, ai confini della città, fa sentire la sua voce. Come sempre, senza girarci troppo intorno e senza cercare strade concilianti. In fondo si tratta dei ragazzi, dei suoi figliuoli, delle sue consorelle, degli anziani che in quel piccolo lembo di terra vi abitano. Che – a onor del vero – sono sempre stati seguiti con particolare cura ed attenzione dall’ospedale (ricordiamo solo il periodo Covid ed il ricovero della stessa madre superiora presso il nosocomio casalasco). Suor Maria Buongiorno lancia un appello, insieme al Coordinamento Cittadine e Cittadini per l’ospedale Oglio Po. Così dovrà continuare ad essere. Tutti – a partire dai più deboli – ne hanno bisogno.

Noi, i ragazzi disabili – spiega suor Maria – tutti i miei figliuoli, noi suore, tutti quelli che sono gli ospiti anche alla corte, noi abbiamo rigorosamente bisogno dell’ospedale Oglio Po ben funzionante. Noi abbiamo bisogno di questo ospedale come mi è stato presentato nel 1998 e come ne abbiamo usufruito per i nostri ragazzi ma anche per noi suore. Ora è da anni che le competenze vanno ad essere eliminate e noi siamo preoccupati per i nostri ragazzi e per i nostri nonni. Questo è immorale, è veramente non etico. Grazie, e spero che il nostro urlo sia accettato“.

Da registrare, ieri, dopo le rassicurazioni di ASST sulla Cardiologia, le parole di Annamaria Piccinelli. “Lunedì scorso, 2 ottobre, con grande gioia, sono state rialzate le tapparelle del reparto di Cardiologia. Le funzioni non sono mai state sospese, solo che i letti erano stati trasferiti in rianimazione per ottimizzare le prestazioni professionali in periodo estivo. Adesso è tutto tornato alla normalità, anzi, c’è un’ ulteriore nota positiva: i posti letto sono passati da 5 di prima dell’estate a 6 e si spera che crescano ancora. Intanto prosegue la procedura concorsuale per il primariato. Il bando si era chiuso il 28 agosto e l’11 ottobre ci sono le prove e poi la selezione. E’ un’operazione davvero fondamentale per la vita del reparto che a sua volta è uno dei cardini dell’intero ospedale perché è strettamente legato al Pronto soccorso, a Chirurgia e a Rianimazioni. Ribadiamo l’appello, anche agli amministratori locali, oltre ad Asst, per una scelta davvero ponderata e calata sulle reali esigenze del reparto e che faccia tesoro, ci permettiamo di dire, delle esperienze precedenti. Un grande plauso al personale che sta reggendo una situazione molto delicata, alleviata dalla presenza dei “gettonisti” (professionisti privati) che, lo sappiamo, sono estremamente cari, ma in questa fase indispensabili. L’arrivo del primario sarà, lo deve essere, una grande boccata d’ossigeno, in attesa che si sblocchi la situazione delle specializzazioni nel 2025. E non solo la Cardiologia, ma tutto l’ospedale Oglio Po ha esigenze specifiche che vanno ascoltate. Il nostro contesto territoriale non è quello di Cremona e dunque, come dico sempre, il personale dell’Oglio Po, che avanza iniziative, istanze, esigenze, va ascoltato con la necessaria flessibilità aziendale. Continuiamo dunque a tenere alta l’attenzione sul nostro ospedale, denunciando le carenze e gioendo per i progressi, e più in generale, difendendo con le unghie il sistema sanitario pubblico e il suo efficientamento che sono davvero a rischio. Cogliamo l’occasione per ricordare l’appuntamento di sabato 14 ottobre con la manifestazione “Riaccendiamo il nostro ospedale” organizzata, a Casalmaggiore, dal Coordinamento delle cittadine e dei cittadini“.

Na.Co.

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