Arte

Aranciaia, Confini, attorno a Tina
Modotti torna il Colorno Photo Life

Quest’anno ruoteranno attorno all’esposizione della prima vera reporter sociale: Tina Modotti con “Oltre i confini” (dal 13 ottobre al 26 novembre 2023) a cura di Ascanio Kurkumelis

Dal 13 al 15 ottobre torna a Colorno il festival fotografico che dalla sua nascita cerca di proporre “radici e nuove frontiere” attraverso il suo nutrito programma di mostre, eventi e workshop. A inizio settembre già partite le anteprime

La 14a edizione del ColornoPhotoLife tornerà a Colorno dal 13 al 15 ottobre 2023 e il tema proposto è “Confini”, interpretato nelle sue molteplici accezioni. In questo inizio di millennio qual è il senso dei “confini”? Quali sono i confini della fotografia? Domande a cui il festival, sia con le esposizioni che con gli incontri, cercherà di dare risposta.

Durante le tre giornate clou di ottobre si alterneranno momenti espositivi di fotografia, proiezione di audiovisivi, presentazioni editoriali, tavoli di letture del proprio portfolio, workshop, concerti musicali e, per il secondo anno, il premio di lettura fanzine Read-Zine.

Le mostre sono allestite nell’edificio dell’Aranciaia (piazzale Vittorio Veneto) sia al piano terra che al primo piano, nello spazio museale del MUPAC. Quest’anno ruoteranno attorno all’esposizione della prima vera reporter sociale: Tina Modotti con “Oltre i confini” (dal 13 ottobre al 26 novembre 2023) a cura di Ascanio Kurkumelis.

Un centinaio di fotografie, stampe originali ai sali d’argento degli anni Settanta, realizzate a partire dai negativi dell’artista che il compagno Vittorio Vidali consegnò al fotografo Riccardo Toffoletti, protagonista della sua riscoperta. L’inaugurazione si terrà venerdì 13 ottobre alle 21. Una grande fotografa, tra le maggiori interpreti femminili dell’avanguardia artistica del secolo scorso, che espresse la sua idea di libertà anche attraverso l’impegno civile. Ancora oggi Tina Modotti rimane il simbolo di una donna emancipata e moderna, la cui arte è indissolubilmente legata alla ricerca verso una “nuova umanità”.

La mostra di Colorno è realizzata grazie al fondamentale contributo scientifico del Comitato Tina Modotti e racconta, attraverso gli scatti ai sali d’argento ma anche le lettere e i documenti, le vicende di uno spirito indomito, libero e anticonformista nel Messico degli anni Venti.

Nella sua vita Tina trasforma il suo modo di fotografare, in pochi anni percorre un’esperienza artistica folgorante: dopo le prime attenzioni per la natura dove cerca l’estetica delle immagini (rose, calli, canne di bambù, cactus) sposta l’obiettivo verso forme più dinamiche, quindi utilizza il mezzo fotografico come strumento di indagine e denuncia sociale diventando un’autrice-attivista. Le sue opere, realizzate con equilibrio estetico, assumono di frequente valenza ideologica: esaltazione dei simboli del lavoro, del popolo e del suo riscatto (mani di operai, manifestazioni politiche e sindacali, falce e martello).

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