Autorità Bacino del Po, interessi
comuni tra spazio e Grande Fiume
Concluso un Accordo Quadro tra l’Agenzia Spaziale Italiana e l’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po per l’utilizzo dei sistemi spaziali a tutela e gestione del territorio e dell’ambiente.
È di forte interesse sia per il settore spaziale che per quello della gestione del territorio e delle sue risorse naturali l’Accordo Quadro raggiunto tra il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) Teodoro Valente e il Segretario Generale per l’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po (AdBPo) Alessandro Bratti.
L’Accordo è finalizzato a favorire un rapporto di collaborazione su temi ed obiettivi di interesse comune nel campo dell’Osservazione della Terra e dei servizi di monitoraggio. Tali servizi includono applicazioni integrate, in particolare nel campo dell‘utilizzo dei dati delle missioni nazionali, in cooperazione, e del programma Copernicus, per lo sviluppo di servizi a supporto della gestione territoriale, ambientale e soprattutto di water management.
L’Agenzia Spaziale Italiana promuove programmi di ricerca e sviluppo finalizzati alla realizzazione di servizi applicativi innovativi che utilizzano le infrastrutture spaziali di Osservazione della Terra, Navigazione e Telecomunicazioni considerando le esigenze ed i requisiti delle altre Pubbliche Amministrazioni. A tale scopo, ai sensi del proprio Statuto, realizza forme di collaborazione e stipula accordi e convenzioni con Ministeri, Regioni, organismi pubblici e privati nel campo della ricerca scientifica e tecnologica a sostegno dell’innovazione per i settori produttivi, e supporta la realizzazione di programmi applicativi di prevalente interesse istituzionale. Inoltre, ASI svolge attività di comunicazione e promozione della ricerca spaziale e aerospaziale e dei correlati servizi applicativi, curando la diffusione dei risultati economici e sociali all’interno del Paese, garantendo la diffusione delle conoscenze prodotte.
L’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po (AdBPo) opera con funzioni di pianificazione nei settori di tutela delle acque e della mitigazione del rischio idrogeologico. L’AdBPo attua sul territorio distrettuale che comprende la catena alpina e parte di quella appenninica. Il fiume Po si colloca all’interno di un’estesa rete idrografica naturale caratterizzata da importanti regimi idrologici il cui delta è l’unico naturale in Italia e ospita diverse zone umide protette sia a livello nazionale che internazionale.
L’AdBPo ha il compito di pianificare la gestione del rischio alluvioni ed assicurare il miglioramento delle caratteristiche dei corpi idrici, impedendone l’ulteriore deterioramento, proteggendo gli ecosistemi acquatici e terrestri ed assicurando la qualità delle risorse idriche superficiali e sotterranee. L’AdBPo è altresì impegnata nella valorizzazione delle risorse del bacino idrografico al fine di promuovere la crescita dei territori in essa ricadenti e limitrofi.
Dal punto di vista della complessità del sistema antropico, nel territorio del distretto ricadono 8 Regioni e 1 Provincia Autonoma, con circa 20 milioni di abitanti a fine 2017, e lo stesso è sede di numerose ed importanti attività produttive con notevoli impatti sul sistema naturale; a questo si aggiunga la variabilità delle condizioni idrologiche e i cambiamenti climatici in atto, che si manifestano con particolare intensità proprio nel bacino padano. L’AdBPo lavora continuamente in condizioni di complessità, pluralità ed eterogeneità, con la necessità da un lato di potenziare il livello di analisi e conoscenze che integrino i diversi aspetti e dall’altro, di portare a sintesi questa complessità per pianificare e agire sul territorio.
Con l’Accordo tra l’ASI e l’AdBPo si avvia una collaborazione nel campo spaziale e aerospaziale finalizzata a sviluppare servizi downstream di interesse per gli ambiti istituzionali di intervento dell’AdBPo, mediante la realizzazione congiunta e coordinata di iniziative, attività e programmi il cui obiettivo principale è fornire supporto alla gestione del territorio e dell’ambiente anche in relazione agli effetti dei cambiamenti climatici.
La collaborazione si concretizzerà attraverso la definizione congiunta di progetti pilota e dimostrazioni sul territorio del bacino del fiume Po. L’ASI rende disponibili i dati satellitari e fornisce il proprio supporto tecnico-scientifico per utilizzarli al meglio, promuovendo attività dimostrative congiunte con l’AdBPo. L’AdBPo garantisce, ove possibile, la disponibilità di dati in situ e altri dati ausiliari, il supporto e la partecipazione di ASI alle sperimentazioni promosse dall’AdBPo. Entrambi gli enti, attraverso le proprie piattaforme midstream, possono ospitare i progetti pilota ed i servizi pre-operativi, e si impegnano a diffondere i contenuti tecnico-scientifici delle attività di ricerca promuovendo la divulgazione dei risultati ottenuti.
Il coordinamento e monitoraggio delle attività inerenti all’Accordo viene svolto da un apposito Comitato di Supervisione composto da tre membri designati da ASI (Alessandro Coletta, Laura Candela e Luigi D’Amato dell’Unità Downstream e Servizi Applicativi) e da tre membri designati dall’AdBPo (Tommaso Simonelli, Margherita Agostini, Thaina Correa da Mota).
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