Casalmaggiore, biblioteca in cerca
delle vecchie ricette tradizionali
“Cerchiamo ricettari antecedenti gli anni Settanta, che scansioneremo e conserveremo in biblioteca: lo scopo è quello di renderli fruibili alla cittadinanza, ma soprattutto di conservare tradizioni e ricette locali perché non vadano perdute o dimenticate”, spiega l’assessore alla Cultura Marco Micolo.
Vecchi ricettari cercansi. Sulla scia del successo del romanzo di Guido Moreschi “La scomparsa della scarlot di marene” (Giacovelli ed.), che si conclude con la trascrizione delle ricette contenute in un libricino della prozia dell’autore datato 1923, la Biblioteca Civica di Casalmaggiore si propone come collettore di appunti culinari appartenuti a nonne, razdore, cuochi e cuoche delle nostre famiglie: “Cerchiamo ricettari antecedenti gli anni Settanta, che scansioneremo e conserveremo in biblioteca: lo scopo è quello di renderli fruibili alla cittadinanza, ma soprattutto di conservare tradizioni e ricette locali perché non vadano perdute o dimenticate”, spiega l’assessore alla Cultura Marco Micolo.
L’invito è dunque quello di cercare in qualche sperduto cassetto e riportare alla luce libretti di appunti di cucina appartenuti al passato e consegnarli in biblioteca perché possano essere scansionati e tenuti insieme ad altri libri in tema, a disposizione di chi vorrà controllare gli ingredienti di un piatto di tortelli di zucca, o verificare quali carni si usassero per preparare il ripieno dei marobini… “Ricordiamo – continua Micolo – che anche il cibo è cultura! Confidiamo che questa ricerca possa riscuotere l’adesione della città: se raccoglieremo un buon numero di ricette e contributi, valuteremo anche la possibilità di realizzarne una pubblicazione”.
Per qualsiasi ulteriore informazione si può contattare la Biblioteca Civica: 0375 43682, biblioteca@comune.casalmaggiore.cr.it
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