Cronaca

Casalmaggiore ricorda Rossano a
30 anni da quel giorno a Mogadiscio

La medaglia d’oro al valor militare di Rossano è stata apposta al labaro dell’Istituto del Nastro Azzurro di Cremona dal colonnello Franco Cicogna del Decimo Reggimento Genio Guastatori. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Trent’anni senza Rossano Visioli, trent’anni senza il parà della Folgore di Casalmaggiore, che il 15 settembre 1993 venne assassinato nel porto di Mogadiscio, in una situazione che ancora non è stata chiarita del tutto (inizialmente si parlò di cecchini somali, poi di fuoco amico americano), durante una missione di pace assieme al collega Giorgio Righetti.

Come ogni anno, ma quest’anno in un anniversario in cifra tonda dei 30 anni appunto, la famiglia Visioli, gli amici e anche i rappresentanti istituzionali e militari si sono ritrovati per una messa in suffragio di Rossano, al quale il comune di Casalmaggiore ha anche dedicato una via.

A organizzare l’evento l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia di Cremona con Fabio Cristofolini che a fine messa ha letto la preghiera del paracadutista e l’Istituto Nastro Azzurro di Cremona, con la presidente Paola Bosio che dopo la messa in Duomo a Casalmaggiore, in Auditorium Giovanni Paolo II ha tenuto una conferenza sul centenario della Fondazione di questo istituto. Proprio in questa fase della giornata di sabato la medaglia d’oro al valor militare di Rossano è stata apposta al labaro dell’Istituto del Nastro Azzurro di Cremona dal colonnello Franco Cicogna del Decimo Reggimento Genio Guastatori.

In chiesa erano presenti anche il sindaco casalese Filippo Bongiovanni, il Maggiore Fabrizio Liberati, comandante della compagnia dei Carabinieri di Casalmaggiore, il comandante della polizia locale Silvio Biffi, oltre come detto a famigliari – la mamma Clementina, il papà Bruno, le sorelle Nadia e Ilaria – ed amici di Rossano. Ma vi erano anche il colonnello Franco Cicogna, il primo graduato Gabriele Occhio, il graduato aiutante Andrea Litta, il segretario dell’associazione Paracadutisti d’Italia Alberto Benatti e il parà Massimiliano Zanioli, medaglia di bronzo al valor militare e ferito in Somalia nella missione portata avanti anche da Rossano, oltre a Daniela Romoli, dirigente scolastica del polo Romani.

Don Claudio Rubagotti, parroco di Casalmaggiore, durante l’omelia ha anche letto una lettera che Rossano scrisse in Somalia poche settimane prima di morire: ricordava il bene che il popolo somalo nutriva per gli italiani, a patto però di capire il significato della loro presenza sul suolo africano. Il parà di Casalmaggiore peraltro sarà ricordato anche domenica 24 settembre col Memorial in suo nome organizzato in Baslenga dal Karate Team Atmosphere.

Rossano Visioli aveva soltanto 20 anni quando venne ucciso ma credeva nel suo ruolo di pace in Somalia, come testimoniarono peraltro alcune foto scattate con alcuni bambini del posto. Oggi, trent’anni dopo la sua scomparsa, il ricordo è ancora vivo.

G.G. (video Alessandro Osti)

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