Si chiude un'era: la stagione
sarà l'ultima di Romanetti
“E’ una stagione che sperimenta plurimi linguaggi che si intersecano fra loro; lancia nuove sfide al pubblico e sul suo ruolo (vedi lo spettacolo “Eutopia”); presenta grandi maestri del teatro italiani ad altri internazionali" ha detto Romanetti. GUARDA LA FOTOGALLERY E IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
Sarà l’ultima stagione teatrale di Giuseppe Romanetti come direttore artistico, perché dal 1° novembre per lui sopraggiungerà l’età della pensione. Un ultimo atto che si sviluppa per il Comunale di Casalmaggiore su una serie di quindici spettacoli, più tre dedicati alle famiglie, che formeranno la stagione dal 22 ottobre, con anteprima il 9 ottobre, fino al 19 aprile.
“E’ una stagione – spiega proprio Romanetti – che sperimenta plurimi linguaggi che si intersecano fra loro; lancia nuove sfide al pubblico e sul suo ruolo (vedi lo spettacolo “Eutopia”); presenta grandi maestri del teatro italiani ad altri internazionali, come l’argentino Luciano Rosso, Cesar Brie, Compagnia Aranda (Spagna), Trickster-p (Svizzera). Io la trovo affascinante ed al di là dei temi coinvolgente, anche divertente”.
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Una stagione che parte, dopo l’anteprima dedicata al Vajont, dalla rivisitazione del lavoro svolto in due anni dalla Compagnia Rodisio nelle scuole, compreso l’istituto Diotti di Casalmaggiore, e tocca poi grande classici come Natale in Casa Cupiello, Otello e Non tre sorelle, adattamento da Cechov, che peraltro mette in scena attrici russe e ucraine insieme.
Ma anche l’anteprima nazionale di Al Cavallino bianco con la compagnia Corrado Abbati, che al solito sceglie Casalmaggiore prima di lanciare la propria tournée. Punta di diamante anche se scegliere è quanto mai difficile lo spettacolo “Eutopia”, proposto con addirittura quattro repliche. Senza scordare Sid, riflessione sull’emigrazione, vincitrice del Premio In-Box 2023, e Re Chicchinella della magistrale Emma Dante.
G.G.