Politica

Ponte, la rivelazione fa rumore:
"Ritardi? Colpa di dimenticanza"

Altra nota polemica nella discussione ha riguardato le presunte mancate sanzioni per chi non rispetta i limiti di peso e velocità quando transita sul viadotto.

L’iter per la realizzazione del nuovo ponte di Casalmaggiore-Colorno? Sarebbe bloccato principalmente per colpa di una dimenticanza. E’ questa la clamorosa rivelazione (destinata a fare rumore) emersa in consiglio comunale a Casalmaggiore martedì sera, dopo che Annamaria Piccinelli, consigliere di minoranza per “Vivace e Sostenibile”, ha presentato una interpellanza, chiedendo a che punto sia l’iter e precisando naturalmente che la partita è in mano alla Provincia di Parma, stazione appaltante, e al Governo, che deve sbloccare i fondi del Milleproroghe per portare avanti la progettualità.

“Chiedo al sindaco Bongiovanni – ha detto Piccinelli – quali siano le ultime novità, considerando che la Lega, suo partito di riferimento, ha voce in capitolo se si parla del Ministero dei Trasporti (il Ministro è Matteo Salvini, leader leghista, ndr). Peraltro ultimamente emergono rumors, confermati dal Comitato Treno Ponte Tangenziale, che parlano di una condizione di salute del ponte peggiorata, dopo i lavori di sistemazione terminati nel giugno 2019”.

Dopo avere ripercorso le tappe di un percorso ben noto, Bongiovanni ha svelato che il ritardo partirebbe appunto da una dimenticanza. “Quando tra il 2017 e il 2019 i fondi statali hanno consentito di sistemare il ponte, sono stati stanziati soldi anche per uno studio di prefattibilità del ponte futuro da costruire da zero, e per lo studio di fattibilità tecnico-economica, che però avevano una scadenza entro la quale andavano utilizzati. Il 14 marzo 2022 è stato presentato lo studio di prefattibilità, mentre per lo studio di fattibilità tecnico-economica è stata indetta a giugno 2022 la gara d’appalto. Ma nel frattempo la possibilità di ottenere i fondi famosi era già scaduta”.

“La Provincia di Parma se n’è accorta – ha proseguito Bongiovanni – soltanto a novembre e così gli onorevoli Laura Cavandoli di Parma ed Elena Murelli di Pavia, si sono mossi in Parlamento per metterci una pezza e hanno fatto un emendamento al Milleproproghe, che è stato approvato a febbraio 2023. Per assegnare questi fondi serve però anche un decreto interministeriale che sblocchi effettivamente i soldi. Il Ministero dei Trasporti ha fatto il suo lavoro e ha spedito il materiale necessario al Ministero dell’Economia, che a luglio 2023 ha bollinato il tutto, passando gli incartamento alla Corte dei Conti. Ora l’iter si è fermato e si attendono novità, speriamo a breve”.

“I fondi arriveranno sicuramente – ha detto Bongiovanni – il problema casomai sono i tempi. Nel frattempo a Colorno il sindaco Christian Stocchi ha convocato un incontro pubblico il 20 ottobre all’Aranciaia, dopo che ci siamo anche confrontati tra amministratori. Tornando al ponte, provo a fare una stima: una volta che i fondi saranno sbloccati ci vorranno 6-7 mesi per presentare il lavoro ed entrare nella fase della progettualità esecutiva e da lì altri due anni per assegnare l’appalto. Non c’è in effetti molto tempo, dato che sono passati già più di quattro anni dalla riapertura e il tempo di vita stimata dell’infrastruttura è di dieci anni”.

Altra nota polemica nella discussione ha riguardato le presunte mancate sanzioni per chi non rispetta i limiti di peso e velocità quando transita sul viadotto. Sempre sollecitato da Piccinelli, Bongiovanni ha spiegato che “non so come funzioni il sistema delle contravvenzioni. Il monitoraggio c’è, il sistema di pesatura funziona, dunque i passaggi, il peso dei veicoli e il loro numero in transito si conosce. Ma da qui a dire che vengano fatte le multe ce ne passa, non ho la certezza assoluta”.

Giovanni Gardani (video Alessandro Osti)

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