Vincono Le Gerre, ma in generale
lunga vita al palio di Isola!
Una tre giorni che richiama anche i cosiddetti ex isolani, ossia ragazzi o ex ragazzi che magari in passato avevano preso parte al palio, essendo residenti a Isola, poi dalla vita sono stati portati altrove ma per i tre giorni del palio tornano volentieri a casa. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1 E IL VIDEORACCONTO DI OSTI
Alla fine ha vinto la contrada Le Gerre, con un finale al cardiopalma, che spesso negli ultimi anni si è verificato al Palio. Però, per la prima volta da qualche anno, non sono mancate le contestazioni – goliardiche certo, ma sentite – su alcuni cavilli regolamentari, che hanno ad esempio annullato alcuni punti nel cosiddetto gioco del maghèr, quello che assegna cioè il palio.
Battuta allo spareggio la contrada di San Giuseppe, dopo che i primi due giochi, quello dei trampoli e del gallo, avevano assegnato le posizioni proprio per il gioco finale. A proposito di polemiche, Porta Tenca ha scelto di uscire prima della proclamazione proprio per contestare alcune decisioni su interpretazioni del regolamento.
Sia come sia, Le Gerre succedono a San Bernardino, che aveva vinto l’anno scorso, e più in generale a vincere è come sempre tutto il paese. Non una morale da “volemose bene” ma un giudizio legato alla bellezza e alla magia di quello che rimane l’evento più riuscito di questo genere in zona. Non a caso a Isola Dovarese arrivano in tanti: dai comuni limitrofi del Casalasco e del Cremonese, ma anche da fuori, tenendo conto poi che Isola Dovarese si trova a metà strada tra Cremona e Mantova, dunque è idealmente – sin dall’epoca dei Gonzaga – una sorta di avamposto facilmente raggiungibile da più territori.
QUI SOTTO IL VIDEORACCONTO DI ALESSANDRO OSTI
Una tre giorni che richiama anche i cosiddetti ex isolani, ossia ragazzi o ex ragazzi che magari in passato avevano preso parte al palio, essendo residenti a Isola, poi dalla vita sono stati portati altrove ma per i tre giorni del palio tornano volentieri a casa. Quest’anno c’è anche chi è arrivato dalla Sardegna.
Organizzato dalla Pro Loco, il palio s’è aperto venerdì con la consegna delle chiavi della città da parte del sindaco Gianpaolo Gansi, al suo ultimo palio da primo cittadino salvo ulteriore ricandidatura dopo due mandati, al Podestà, un passaggio simbolico ma efficace, che in effetti segna l’immersione totale del paese dai tempi contemporanei a quelli tardo Quattrocenteschi.
Le taverne approntate nelle quattro contrade e il convivio del sabato – il momento gastronomicamente più elegante – accanto allo spettacolo di luci e fuochi hanno regalato anche assaggi, letterali, della cucina di quel periodo. Il fatto poi che tutto il paese partecipi non fa che confermare l’augurio finale: vinca il migliore ma, al di là di chi la spunta, lunga vita al palio!
G.G. (video Alessandro Osti)