Cronaca

Mariana Mantovana, Matteo Billi
presenta il libro Devoti alla Causa

«Sono molto interessato alla storia, in particolare a quella del Novecento» ha spiegato Matteo Billi, che dopo aver risposto alle domande dell’interlocutrice si è concesso ai tanti interventi dei presenti

Matteo Billi è un apprezzato giornalista professionista originario del Parmense e piacentino d’adozione. La sua firma appare su alcuni quotidiani e periodici emiliani, il suo volto in alcune trasmissioni tv, e pure nelle cattedre di qualche scuola. Da qualche tempo si è dedicato alla scrittura di romanzi, imperniati sulla figura del maggiore dei Carabinieri Luca Valenti, di stanza a Parma e spesso in Val di Fiemme per diletto, oltre che per destinazione delle proprie indagini.

Dopo aver scritto il primo romanzo “Passati intrecci”, il libro “Devoti alla causa” è il secondo con protagonista il maggiore Valenti, ed è stato presentato sabato nel tardo pomeriggio nella sala polivalente di Mariana Mantovana.

Un incontro organizzato dall’associazione “La Torre” e patrocinato dal Comune: presente tra gli altri la vice sindaco Maria Rosa Gabella.

Il presidente de “La Torre” Sergio Torreggiani ha introdotto l’incontro con l’autore, mentre la presentazione è stata affidata ad Erika Martinelli, amica dello scrittore, che poi ha dialogato con Roberta Torreggiani, segretaria della associazione organizzatrice.

Ovviamente, trattandosi di un giallo, l’attenzione a non spoilerare le indagini è stata costante, mentre ci si soffermati sulla personalità del maggiore Valenti: «Non mi sono ispirato a qualcuno in particolare – ha detto Billi – ma a più persone che ho incaciato nella mia attività di giornalista di cronaca nera. Non nego che ci sia qualcosa anche di autobiografico». Il protagonista è tratteggiato nelle vicende affrontate non solo per l’aspetto investigativo, ma spesso anche in quello umano. Valenti dà un’importanza assoluta al valore dell’amicizia, ed è disposto a tutto per difenderlo. Inoltre, il profondo senso della giustizia gli fa fare a volte scelte scomode: «Capita che sia dubbioso sulle procedure da adottare e non si ferma alla patina di omertà e di indifferenza, anche se potrebbe scoprire cose che configgono con l’ambiente in cui opera».

Possiamo dire che la vicenda del libro si snoda attorno a più momenti storici: l’8 settembre 1943 attraverso le vicende di due ragazzi che si trovano su fronti opposti del combattimento, gli anni Sessanta quando un quadro viene trafugato a Castell’Arquato e il 2015, quando una giovane promessa del rugby viene trovata morta ai piedi del Ponte Romano a Parma. Un racconto giallo con protagonista il maggiore Valenti (“Una protesta naïf”) è stato anche pubblicato nel libro “Parma, agosto 1922 -7 racconti sulle Barricate”, e un altro è in preparazione a fine anno.

«Sono molto interessato alla storia, in particolare a quella del Novecento» ha spiegato Matteo Billi, che dopo aver risposto alle domande dell’interlocutrice si è concesso ai tanti interventi dei presenti.

Il libro “Devoti alla causa” è prenotabile presso qualsiasi libreria oppure acquistabile online.

Vanni Raineri

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