Garage da abbattere, ricorso Tar?
Si lavora per non fermare raddoppio
Il sindaco Matteo Guido Priori spinge per la prima soluzione, ossia per accontentare tutti, lasciando i garage al loro posto e al contempo riuscendo a fare partire i lavori con una soluzione leggermente diversa. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
L’inghippo c’è e arriva da Piadena Drizzona: è emerso nel corso dell’ultima riunione in sala consiliare del comune casalasco e riguarda i lavori del raddoppio ferroviario, che proprio a Piadena Drizzona termina per il primo tratto, e per la precisione la fase preliminare, quella dei cosiddetti espropri.
Perché, oltre ai terreni agricoli o incolti, nel progetto di RFI è previsto l’abbattimento anche di alcuni garage che sorgono a breve distanza dall’attuale binario e dunque nella zona in cui dovrebbe sorgere il secondo binario del raddoppio. Una rogna non da poco, perché senza l’accordo, che sembra lontanissimo, ecco che il ricorso al Tar da parte dei residenti interessati dagli eventuali espropri, porterebbe all’allungamento dei tempi per un cantiere che in realtà dovrebbe essere pronto per il prossimo dicembre e interessare la linea per tre anni, dal 2024 al 2026, anno in cui scade peraltro la concessione dei fondi PNRR.
In particolare, come hanno spiegato due tecnici di Italferr, sono 23 i garage che potrebbero essere abbattuti, quelli della cascina Gamba, al posto dei quali non sorgerebbe il secondo binario, ma per la precisione le barriere antirumore, che sono inserite nel progetto definitivo (mentre si attende l’esecutivo).
I casi sono tre: o l’esecutivo cambia qualcosa e dunque esclude questo abbattimento, ma è difficile; o alcuni proprietari dei garage (non tutti, a dire il vero) si convincono, a fronte da un lato del risarcimento previsto e dall’altro della pubblica utilità dell’opera; oppure si va al Tar, la strada più lunga e tortuosa.
Il sindaco Matteo Guido Priori spinge per la prima soluzione, ossia per accontentare tutti, lasciando i garage al loro posto e al contempo riuscendo a fare partire i lavori con una soluzione leggermente diversa: proprio per questo motivo il primo cittadino incontrerà il prossimo 22 settembre la commissaria straordinaria dell’opera Chiara De Gregorio.
G.G.