Memorial Luigi Ferroni, l'Eridanea
non ha dimenticato i suoi figli...

Sono passati 18 anni da quando Luigi Ferroni non è più tra noi. Un atleta che sembrava inossidabile, campione giovanile di canottaggio, fisico possente, aveva iniziato a praticare lo sport alla Canottieri Eridanea. Nel 1989, a 19 anni era stato vincitore del 4 di coppia pesi leggeri in coppa Europa, ripetendosi poi l’anno successivo. Sempre nel 1990 era arrivato nono in Tasmania ai mondiali. Sarebbe cresciuto ancora, passione, abnegazione e volontà di allenarsi non gli mancavano di certo, come non gli mancava mai il sorriso e una bontà intrinseca da farne una sorta di gigante buono.

Nel 1991 la visita medico sportiva fatta per gli atleti gli aveva riscontrato un’anomalia a livello cardiaco che lo aveva costretto a fermarsi. Non pago – quando aveva ricominciato a stare un po’ meglio da un male inesorabile – si era buttato nel rowing dove eccelleva e – diplomato ISEF – fungeva anche da istruttore. Aveva lottato, tra alti e bassi, con la malattia che lo aveva colpito, sino al 1995 quando poi si era spento, a soli 35 anni, lasciando un immenso vuoto tra i suoi amici, tra gli sportivi e tra tutti quelli che avevano imparato a volergli bene. Non era poi difficile farlo: Luigi (fratello di Orlando e Fabio) aveva un carattere speciale e un’infinita dolcezza.

Ieri, la sua Canottieri, la Canottieri Eridanea lo ha voluto ricordare con il Memorial a lui dedicato. Sono stati gli amici di sempre, Michele Pinardi, Diego Rivieri, Gianmaria Grassi e Checco a farsi carico dell’iniziativa con un appuntamento con il rowing. E’ stato un bel momento per ricordarlo, un momento che ha dimostrato ancora una volta di come possano essere forti i ricordi, anche a quasi 20 anni di distanza. E di come possano essere grandi i rimpianti per chi la vita ha strappato via, ancora nel fiore degli anni.

Na.Co. (FOTO: Angelo Crippa)