San Giovanni in Croce, l'incidente
e quella carcassa abbandonata
Nel frattempo il cinghiale dopo più di cento giorni è ancora nella stessa posizione a marcire e a diffondere rischi infezione nell'ambiente. GUARDA LA FOTOGALLERY E IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
Probabilmente anche gli aderenti alle varie associazioni per la protezione animali avrebbero di che lamentarsi. E ancora di più gli ambientalisti nel sapere che da quasi quattro mesi la carcassa di un cinghiale giace dimenticata dentro un fossato in località San Giovanni in Croce. Ma è soprattutto una qustion di regole: quelle che al cittadino vengono chieste per essere rispettate e il pubblico può prendere un poco più alla larga. D’accordo che non si tratta della famosa orsa Amarena e neppure di nessun altro importante animale protetto. Eppure sempre di un esemplare di fauna è, meritandosi di conseguenza di un minimo di considerazione, se non altro per una questione igienico sanitaria.
Il cinghiale che all’epoca in cui attraversando la strada ( era il 20 maggio scorso) era andato a cozzare contro un auto che stava percorrendo la strada Casalmaggiore San Giovanni in Croce pesava un’ottantina di chili ed è rimasto inerme nel fossato deceduto per la violenza dell’urto che aveva anche provocato gravi danni all’ auto investitrice. Il ragazzo che era alla guida dell’auto e che lo aveva investito, trovandoselo improvvisamente davanti, dallo spavento era tornato a casa in maniera autonoma, senza avvertire nell’immediato l forze dell’Ordine. Cosa che però, come ci ha raccontato il padre, è avvenuta nei succesivi giorni: carabinieri e polizia provinciale.
Per ragioni che nessuno sa spiegare l’animale è rimasto nella posizione dov’era terminato dopo l’incidente senza che nessuno se ne sia più occupato. Nel frattempo la carcassa è diventata preda di altri animali che ne hanno reso cibo per le proprie avidità alimentari contribuendo a spargere tutt’intorno sgradevoli miasmi ed effluvi maleodoranti. Complici le torride temperature di questi mesi.
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La famiglia del giovane a bordo della macchina che il 20 maggio scorso ha investito il cinghiale si è affidata all’assistenza dell’avvocato Emilio Azzini di Casalmaggiore per ottenere il risarcimento dei danni alla vettura provocati da animali selvatici così come un’apposita assicurazione emanata da Regione Lombardia prevede.
Della presenza dell carcassa che giace da mesi ormai ne sono al corrente tutti: carabinieri, polizia provinciale, amministrazione di San Giovanni.
La rimozione e lo smaltimento della carcassa del cinghiale non avrebbe comportato alcun onere per l’Autorità sanitaria, tra l’altro resa a conoscenza del fatto anche dall’ampia risonanza data all’epoca dalle cronache giornalistiche locali (sottolinea Azzini). Nel frattempo il cinghiale dopo più di cento giorni è ancora nella stessa posizione a marcire e a diffondere rischi infezione nell’ambiente.
Ros pis (FOTO: Alessandro Osti)