Villa Pasquali, targa ricordo
per Carlo Alberto Dalla Chiesa
Questa volta l’Associazione Arte e Cultura e Gruppo Aiuti ai Missionari ha pensato di ricordare il sacrificio del Generale Dalla Chiesa morto in un agguato mafioso assieme alla consorte Emanuela Setti Carraro e la guardia scelta di P.S. Domenico Russo il 3 settembre del 1982.
Una serie di ospiti molto illustri per una targa ricordo conferita alla memoria del Generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa. L’evento si è svolto sabato mattina nella piccola frazione di Villa Pasquali davanti alla splendida Chiesa del Bibiena. Qui sorge una muraglia concessa dai proprietari di una casa di civile abitazione dove già lo scorso anno venne installata la targa per ricordare in quel caso Giovanni Falcone e Paolo Borsellino trucidati con le rispettive scorte nel periodo maggio e luglio 1992.
Questa volta l’Associazione Arte e Cultura e Gruppo Aiuti ai Missionari ha pensato di ricordare il sacrificio del Generale Dalla Chiesa morto in un agguato mafioso assieme alla consorte Emanuela Setti Carraro e la guardia scelta di P.S. Domenico Russo il 3 settembre del 1982.
All’invito per l’importante evento hanno aderito il Questore di Mantova Giannina Roatta il sindaco di Sabbioneta Marco Pasquali, il Comandante Provinciale dei Carabinieri della provincia di Mantova colonnello Vincenzo Di Stefano, il comandante dei Carabinieri di Viadana Maggiore Giovanni Martufi, il comandante della stazione Carabinieri di Sabbioneta maresciallo maggiore Mauro Labriola, don Alessandro Mafezzoni, il maggiore dell’Esercito italiano Catia Carlone e il presidente della Provincia Carlo Bottani. Il Prefetto Gerlando Iorio ha inviato un messaggio di sentita partecipazione. Il cavalier Roberto Marchini a cui si deve principalmente l’organizzazione di queste iniziative, ha fatto da anfitrione alla cerimonia presentando uno ad uno ciascun ospite cui sono seguiti i rispettivi interventi. Il sindaco Pasquali ha approfittato dei lavori in corso sulla piazza per sottolineare come il ristrutturare un ambiente dal punto di vista storico culturale rappresentasse il sistema infallibile per contrastare coloro i quali puntano a rendere al contrario scomoda e invivibile la società in cui viviamo. Dopo tutti gli interventi e la preghiera recitata dal parroco c’è stato l’inno di Mameli e l’Ave Maria di Gounod cantante con molta suggestione da Angelo Tenca.
Alla fine la targa alla memoria del Gen. Dalla Chiesa a cui è stato tolto il drappo tricolore che la ricopriva accanto a due Carabineri in alta uniforme. Il tutto anticipato da altre citazioni fatte da l’ex docente Francesco Osini, da Corrado Sampietri e ancora da Roberto Marchini nell’invitare tutti ad avere sempre un cenno di reverenza passando davanti a quelle targhe. Affinché quel luogo non rimanesse solamente un posto per ricordare un doloroso ed evanescente evento lontano.
Ros Pis