Spettacolo

Mantova, Teatro Sociale,
presentata la stagione

Il calendario è composto da sette spettacoli, tra grandi classici e opere contemporanee, con nomi di primissimo piano del panorama teatrale italiano come Umberto Orsini, Franco Branciaroli, Francesco Pannofino, Milena Vukotic, Anna Bonaiuto e Vanessa Incontrada e prestigiose firme alla regia come quelle di Ferzan Ozpetek, Geppy Gleijeses, Filippo Dini e Massimo Popolizio

Il Teatro Sociale di Mantova riapre le proprie porte per una nuova ed entusiasmante stagione di spettacoli.

Dopo l’annuncio del concerto che il 4 ottobre vedrà Carmina Burana di Carl Orff aprire ufficialmente la stagione teatrale, Comune di Mantova e Fondazione U.Artioli Mantova Capitale Europea dello Spettacolo annunciano la nuova stagione di prosa Mantova Teatro 2023-2024.

I dettagli della stagione sono stati resi noti venerdì 1° settembre presso il Foyer del Teatro Sociale di Mantova. Ne hanno parlato il sindaco Mattia Palazzi, la presidente della Fondazione Artioli Mantova Capitale Europea dello Spettacolo Federica Restani, il direttore artistico della stagione teatrale Raffaele Latagliata.

Il calendario è composto da sette spettacoli, tra grandi classici e opere contemporanee, con nomi di primissimo piano del panorama teatrale italiano come Umberto Orsini, Franco Branciaroli, Francesco Pannofino, Milena Vukotic, Anna Bonaiuto e Vanessa Incontrada e prestigiose firme alla regia come quelle di Ferzan Ozpetek, Geppy Gleijeses, Filippo Dini e Massimo Popolizio.

Il cartellone, trasversale e poliedrico, affronterà temi di grande attualità al fine di aprire uno sguardo verso il mondo in cui viviamo e la società che ci circonda con lo scopo suscitare forti emozioni, riflessioni e divertimento nel pubblico che potrà così vivere in teatro la magia irripetibile degli spettacoli dal vivo.

La stagione si aprirà martedì 7 novembre con un titolo vincitore del Premio Pulitzer nel 2008: AGOSTO A OSAGE OUNTY di Tracy Letts, per la regia di Filippo Dini, che vede lo stesso artista nei panni di interprete insieme a una ricca compagnia di attori tra i quali Anna Bonaiuto e Manuela Mandracchia nei panni dei ruoli che sul grande schermo furono di Meryl Streep e Giulia Roberts. Lunedì 27 novembre sarà la volta di 1984, adattamento teatrale del romanzo-capolavoro di George Orwell, acclamato dalla critica di Londra e Broadway, la cui visione distopica pone il pubblico davanti a una sconvolgente attualità in un tour de force spettacolare che vedrà sul palco tre grandi protagonisti: Violante Placido, Giancarlo Commare e Ninni Bruschetta, diretti da Giancarlo Nicoletti. Martedì 12 dicembre, il terzo appuntamento della stagione sarà dedicato a una commedia attualissima e divertente: SCUSA SONO IN RIUNIONE… TI POSSO RICHIAMARE? che vedrà sul palco, nei panni dei protagonisti, Vanessa Incontrada e Gabriele Pignotta. Una serie di equivoci ed esilaranti situazioni inviteranno il pubblico a riflettere sull’ossessione del successo che domina la sociatà nei nostri tempi. Il nuovo anno sarà inaugurato da MINE VAGANTI, adattamento teatrale di una delle pellicole più acclamate di Ferzan Ozpetek (2 David di Donatello, 5 Nastri d’Argento, 4 Globi d’Oro, 4 Ciak d’Oro). L’opera teatrale diretta dallo stesso Ozpetek, che tra gli attori in scena vedrà Francesco Pannofino, racconta con l’inconfondibile linguaggio e sensibilità del regista, le storie di una società alle prese con le proprie identità. Martedì 30 gennaio Carrozzeria Orfeo tornerà sul palco del Teatro massimo con un nuovo spettacolo: SALVEREMO IL MONDO PRIMA DELL’ALBA, per la regia di Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi. La compagnia, con sguardo lucido, disilluso e divertito, racconta di una società in declino, dove i sentimenti e la gentilezza sono succubi di una sempre maggiore ossessione materialistica. Martedì 13 febbraio, Umberto Orsini e Franco Branciaroli saranno i protagonisti de I RAGAZZI IRRESISTIBILI, di Neil Simon, per la regia di Massimo Popolizio. La commedia di Simon, uno dei maggiori scrittori americani degli ultimi conquant’anni, racconta il riavvicinamento di due vecchi attori sulla via del declino, tra vecchie incomprensioni, fragilità umane e radicate alchimie, in un gioco di comicità geniale e grande tenerezza. La stagione di prosa si chiuderà con uno dei più bei classici di Luigi Pirandello: COSÌ È (SE VI PARE). L’opera racconta di verità individuali, identità vere o supposte, e della ricerca della verità, resa enfatica da una messa in scena di grande effetto. Milena Vukotic vestirà i panni della Signora Frola; insieme a lei, la compagnia di attori tra i quali Pino Micol e Gianluca Ferrato, saranno diretti dalla regia di Geppy Gleijeses.

Il Teatro Sociale di Mantova, simbolo e cuore pulsante della città, riapre le proprie porte per accogliere un pubblico trasversale e composito che, grazie al palinsesto eclettico della nuova stagione Mantova Teatro, potrà vivere le grandi emozioni che solo il teatro può regalare.

Il Sindaco di Mantova Mattia Palazzi:

Dopo le celebrazioni del bicentenario del Teatro Sociale che hanno visto una grande partecipazione di pubblico nel 2022, torna la stagione di prosa di uno dei luoghi simbolo della cultura e della storia della nostra città.

Frutto della collaborazione tra Comune di Mantova e Fondazione Artioli Mantova Capitale Europea dello Spettacolo, a partire dal 7 novembre un palinsesto ricco di eventi di alto valore culturale e rivolto ad una platea eterogenea, porterà sul palco artisti di grande caratura nazionale e internazionale, aprendo il sipario ancora una volta su questo straordinario e magico mondo che chiamiamo teatro.

Il Presidente di Fondazione Artioli Federica Restani:

Sullo slancio della stagione teatrale appena trascorsa che, con sue le oltre 25.000 presenze agli spettacoli

programmati e ospiti, ha messo in evidenza il diffuso sentimento di volontà di partecipazione attiva alla vita culturale della città, Fondazione Artioli propone oggi la nuova stagione di prosa. Questo avviene nel riconoscimento del valore del teatro come strumento essenziale per costruire e mantenere attivo il senso di appartenenza su cui si fonda il benessere di ogni comunità. Fondazione esprime una visione culturale che assolve alla duplice funzione di recepire le necessità del territorio e di creare stimoli di riflessione comune. Si offre così la possibilità di tessere un dialogo con la comunità, di produrre la grammatica che serve a rigenerare il nostro senso di appartenenza e a diffondere il lessico che va a fondare il nostro futuro. In questo modo la cultura dello spettacolo che prende vita all’interno del Teatro Sociale consente di conoscere le istituzioni e di abitare gli spazi tornando a viverli in una dimensione di pluralità e di crescita.

Il direttore artistico Raffaele Latagliata:

Con uno sguardo rivolto alla tradizione teatrale e, al contempo, con un approccio contemporaneo e innovativo, la nuova stagione di prosa offre un calendario di alto livello culturale che diviene specchio della società attuale con una particolare attenzione rivolta alle nuove generazioni. Proprio in ques’ottica si colloca l’importante collaborazione, che si avvia per la prima volta quest’anno, tra la Fondazione U. Artioli e l’Università La Sapzineza di Roma con il prestigioso progetto THEATRON – Teatro Antico alla Sapienza e che vedrà gli studenti impegnati nel progetto esibirsi sul palco del Teatro Sociale nel “Filottete” di Sofocle in una replica mattutina dedicata esclusivamente agli Istituti scolastici di secondo grado del territorio mantovano.

Policy Prezzi

  • – Platea: € 30,00;
  • – I, II, III ordine di palchi: € 25,00;
  • – Loggia e loggione: € 15,00;
  • – Studenti superiori (loggia e loggione): € 10,00;
  • – Studenti e allievi Scuole teatro (palchi, loggia e loggione): € 15,00;
  • – Ridotto ass. in conv./Teatrinsieme: € 20,00 per palchi e € 25,00 per la platea;
  • – Abbonamento: € 160,00.

Biglietti in vendita

  • – online su Ticketone.it
  • – presso la biglietteria del Teatro Sociale di Mantova, P.zza Cavallotti 14/a – 46100 Mantova: Orari di apertura: Martedì dalle 10:00 alle 13:00, giovedì dalle 16:00 alle 19:00, sabato dalle 10:00 alle 13:00 Telefono: 0376 1590869 (negli orari di apertura) – Mail biglietteria@mantovateatro.it

PROGRAMMA

7 Novembre 2023, ore 21:00 – AGOSTO A OSAGE COUNTY

  • di Tracy Letts
  • traduzione Monica Capuani
  • con Anna Bonaiuto, Manuela Mandracchia, Filippo Dini, Fabrizio Contri, Orietta Notari, Andrea Di Casa, Fulvio Pepe, Stefania Medri, Valeria Angelozzi, Edoardo Sorgente, Caterina Tieghi, Valentina Spaletta Tavella
  • regia Filippo Dini
  • drammaturgia e aiuto regia Carlo Orlando
  • scene Gregorio Zurla
  • costumi Alessio Rosati,
luci Pasquale Mari
  • musiche Aleph Viola
  • produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale

Nella contea di Osage, in Oklahoma, la famiglia Weston si riunisce per il funerale del patriarca Beverly, poeta e alcolizzato. Per le donne di casa questo evento tragico sarà l’occasione per ritrovarsi dando vita ad un’emozionante e divertente resa dei conti. Premiata con il Pulitzer nel 2008, questa commedia di Tracy Letts, attore e drammaturgo americano poliedrico e pluripremiato, è oggi considerata una delle storie più sarcastiche e impietose sulle disfunzionalità della famiglia. Un viaggio sentimentale tra affetti, dispetti, segreti, cinismo e humour nero, che vedrà impegnato Filippo Dini, nelle vesti di regista e interprete, e con Anna Bonaiuto e Manuela Mandracchia nei ruoli che sul grande schermo furono rispettivamente di Meryl Streep e Giulia Roberts.

27 Novembre 2023, ore 21:00 – 1984

  • di George Orwell
  • un nuovo Adattamento di Robert Icke e Duncan Macmillan
  • con GIANCARLO COMMARE, NINNI BRUSCHETTA e VIOLANTE PLACIDO
  • e con Silvio Laviano, Woody Neri, Brunella Platania, Salvatore Rancatore, Gianluigi Rodrigues, Chiara Sacco
  • regia Giancarlo Nicoletti
  • scene Alessandro Chiti
  • musiche Oragravity
  • costumi Paola Marchesin
  • disegno Video Alessandro Papa
  • disegno Luci Giuseppe Filipponio
  • produzione GoldenArt Production

Acclamato dalla critica e dal pubblico a Londra e a Broadway, il nuovo adattamento di Robert Icke e Ducan Macmillan del romanzo di George Orwell 1984 è un’esperienza teatrale pronta a lasciare il pubblico senza fiato. Il capolavoro orwelliano, ormai un classico contemporaneo, è diventato nel tempo il prototipo di ogni utopia negativa ed è probabilmente la rappresentazione più forte di ogni totalitarismo, oltre che uno dei libri più letti e amati della storia. Nella visione onirica e innovativa di Icke e Macmillan, 1984 mantiene intatta – ancora oggi – tutta la sua sconvolgente attualità e si trasforma in un vero e proprio tour de force spettacolare, a metà fra thriller, storia romantica, grande letteratura e romanzo noir.

12 Dicembre 2023, ore 21:00 SCUSA SONO IN RIUNIONE… TI POSSO RICHIAMARE?

  • scritto e diretto da Gabriele Pignotta
  • con VANESSA INCONTRADA e GABRIELE PIGNOTTA
  • con Fabio Avaro, Siddhartha Prestinari, Nick Nicolosi
  • scene Matteo Soltanto
  • costumi Valter Azzini
  • musiche Stefano Switala
  • luci Pietro Sperduti
  • produzione a.ArtistiAssociati – Centro di produzione teatrale

Pignotta dipinge il ritratto della sua generazione, quella dei quarantenni di oggi, abbastanza cresciuta da poter vivere inseguendo il successo e la carriera ma non abbastanza adulta da poter smettere di ridere ed ironizzare su se stessa. Cosa succederebbe se queste stesse persone, per uno scherzo di uno di loro, si ritrovassero protagonisti di un reality show televisivo? Scusa sono in riunione… ti posso richiamare? è un’attuale e acutissima commedia degli equivoci che, con ironia, ci invita a riflettere sull’ossessione della visibilità e sulla brama di successo che caratterizzano i nostri tempi.

17 Gennaio 2024, ore 21:00 – MINE VAGANTI

  • uno spettacolo di Ferzan Ozpetek
  • con FRANCESCO PANNOFINO
  • e cast in via di definizione
  • scene Luigi Ferrigno
  • costumi Alessandro Lai
  • luci Pasquale Mari
  • Produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo
  • in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana

Ferzan Ozpetek firma la sua prima regia teatrale mettendo in scena l’adattamento di uno dei suoi capolavori cinematografici MINE VAGANTI ( 2 David Di Donatello, 5 Nastri D’Argento, 4 Globi D’Oro **Premio Speciale della Giuria al Tribeca Film Festival di New York **Ciak D’Oro come Miglior Film) Come trasporto i sentimenti, i momenti malinconici, le risate sul palcoscenico? Questa è stata la prima domanda che mi sono posto, e che mi ha portato un po’ di ansia, quando ha cominciato a prendere corpo l’ipotesi di teatralizzare Mine vaganti e la storia della famiglia Cantone, proprietaria di un grosso pastificio, con le sue radicate tradizioni culturali alto borghesi e un padre desideroso di lasciare in eredità la direzione dell’azienda ai due figli. Tutto precipita quando uno dei due si dichiara omosessuale, battendo sul tempo il minore tornato da Roma proprio per aprirsi ai suoi cari e vivere nella verità. Racconto storie di persone, di scelte sessuali, di fatica ad adeguarsi ad un cambiamento sociale ormai irreversibile. Ho realizzato una commedia che mi farebbe piacere andare a vedere a teatro, dove lo spettatore è parte integrante della messa in scena e interagisce con gli attori, che spesso recitano in platea come se fossero nella piazza del paese e verso cui guardano quando parlano. La piazza/pubblico è il cuore pulsante che scandisce i battiti della pièce.

30 Gennaio 2024, ore 21:00 – SALVEREMO IL MONDO PRIMA DELL’ALBA

  • uno spettacolo di Carrozzeria Orfeo, drammaturgia Gabriele Di Luca
  • con Sebastiano Bronzato, Alice Giroldini, Sergio Romano, Massimiliano Setti, Roberto SerpiI, Ivan Zerbinati
  • regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi
  • consulenza filosofica Andrea Colamedici – TLON
  • musiche originali Massimiliano Setti
  • scenografia e luci Lucio Diana
  • costumi Stefania Cempini
  • coproduzione Marche Teatro, Teatro dell’Elfo, Teatro Nazionale di Genova, Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini In collaborazione con Centro di Residenza dell’Emilia-Romagna “L’arboreto – Teatro Dimora La Corte Ospitale

In un mondo sempre più individualista, dominato da un tempo schizofrenico e performativo, il prezzo da pagare anche per i vincenti sono l’angoscia e il terrore del fallimento che, oggi più che mai, portano le persone a soffrire di panico sociale, insonnia e insoddisfazione cronica. Salveremo il mondo prima dell’alba è il racconto della vita di alcuni ospiti in una clinica di riabilitazione di lusso situata su un satellite nello spazio, nuova meta turistica dei super ricchi, specializzata nella cura delle dipendenze contemporanee (sessuali, affettive, da lavoro, da psicofarmaci). Sono tutti vittime di queste e del proprio egoismo, prodotti di un mondo dove parole come comunità e gentilezza sono quasi del tutto bandite se non per essere strumentalizzate a fini propagandistici e commerciali. Ciò che ne rimane è un’umanità confusa e impaurita, sopraffatta dall’ossessione di questo continuo doversi vendere, con il terrore che nessuno ti voglia mai comprare. Il tutto in pieno stile Carrozzeria Orfeo, grazie a un occhio sempre lucido e, forse, disilluso, che intende cogliere, con ironia e anche estremo divertimento, i paradossi, le contraddizioni e le deformazioni grottesche della realtà attraverso personaggi strabordanti di umanità, ironia e dolore.

13 Febbraio 2024, ore 21:00 – I RAGAZZI IRRESISTIBILI

  • di Neil Simon
  • con UMBERTO ORSINI, FRANCO BRANCIAROLI
  • e con Flavio Francucci, Chiara Stoppa, Eros Pascale, Emanuela Saccardi
  • regia di Massimo Popolizio
  • scene Maurizio Balò
  • costumi Gianluca Sbicca
  • luci Carlo Pediani
  • suono Alessandro Saviozzi
  • Produzione Teatro De Gli Incamminati, Compagnia Orsini, Teatro Biondo palermo, in collaborazione con AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali e Comune di Fabriano

I due protagonisti della commedia di Neil Simon, giustamente giudicato uno dei maggiori scrittori americani degli ultimi cinquant’anni, sono due anziani attori di varietà che hanno lavorato in coppia per tutta la loro vita dando vita ad un duo diventato famoso come “I ragazzi irresistibili” e che, dopo essersi separati per insanabili incomprensioni, sono chiamati a riunirsi, undici anni dopo, in occasione di una trasmissione televisiva che li vuole insieme, per una sola sera, per celebrare la storia del glorioso varietà americano. In scena vediamo i due vecchi attori che, con le loro diverse personalità, cercano di ricucire quello strappo che li ha separati per tanti anni nel tentativo di ridare vita ad un numero comico che li ha resi famosi. Le incomprensioni antiche si ripresentano più radicate e questa difficile alchimia è il pretesto per un gioco di geniale comicità e di profonda melanconia. Certi scambi di battute e situazioni esilaranti sono fonte non solo di comicità ma anche di uno sguardo di profonda tenerezza per quel mondo del teatro che, quando vede i suoi protagonisti avviati sul viale del declino, mostra tutta la sua umana fragilità. Umberto Orsini e Franco Branciaroli si ritrovano insieme per ridare vita a questo testo, guidati dalla regia di Massimo Popolizio che ritrova nei due protagonisti quei compagni di strada coi quali ha condiviso tante esperienze tra le più intense e significative del teatro di questi anni.

5 Marzo 2024, ore 21:00 – COSÌ È (SE VI PARE)

  • di Luigi Pirandello
  • con MILENA VUKOTIC, PINO MICOL, GIANLUCA FERRATO
  • e con Maria Rosaria Carli, Massimo Lello, Stefania Barca, Marco Prosperini, Antonio Sarasso, Roberta Rosignoli, Vicky Catalano, Walter Cerrotta, Giulia Palletti
  • Regia di Geppy Gleijeses
  • Produzione Gitiesse

Scritta nel 1917, quella che a nostro avviso, con i Sei personaggi, è la più bella commedia di Pirandello, presenta il vano tentativo di far luce, in una città di provincia, sull’identità della moglie del nuovo segretario di Prefettura: si tratta della figlia della Signora Frola, come questa sostiene con assoluta certezza? Oppure quella donna è morta tra le macerie di un terremoto e la moglie del segretario è tutt’altra persona (com’egli sostiene)? Così è, se vi pare… ognuno di noi ha la sua verità! L’idea dell’allestimento nasce da una strepitosa intuizione di Giovanni Macchia, il più rilevante critico di Pirandello: il cannocchiale rovesciato. Le cose più vicine, vissute, torturanti, furono viste con il binocolo rovesciato: da quella distanza che ne permettesse la meditazione assorta o l’ironia o addirittura il grottesco. Geppy Gleijeses ha chiesto a uno dei più importanti videoartist del mondo di creare, in un contenitore vuoto, degli ologrammi assolutamente tridimensionali, donnine e piccoli uomini alti 50 centimetri, che altro non sono che i personaggi della commedia, i quali inutilmente si affannano per scoprire una verità che non esiste. All’ingresso della Signora Frola, quegli esserini li rivedremo in dimensioni normali. Piccoli uomini che riprendono le loro reali fattezze di fronte alla grandezza del dolore e dell’amore di una madre.

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