Ambiente

AIPO, l'estate metereologica
è terminata: tutti i dati idrici

Pioggia in pianura e neve sulle Alpi riportano in equilibrio la disponibilità di risorsa idrica in tutto il distretto del Po, sebbene permangano criticità per l’approvvigionamento idropotabile in diversi comuni del Piemonte e dell’Emilia-Romagna

Foto: Paolo Panni

Dati idro-meteo-climatici alla mano, si può fondatamente affermare che il mese di agosto del 2023 è stato, senza dubbio, la rappresentazione più fedele dell’evidenza dei cambiamenti climatici in atto e l’Osservatorio Permanente sugli Utilizzi Idrici – riunito stamane presso l’Autorità di Bacino del Fiume Po, a Parma, con le Regioni del distretto del Po, agenzie di monitoraggio e portatori d’interesse – l’ha palesato grazie alle singole narrazioni arrivate puntuali da tutti i territori della pianura Padana attraversati dal Grande Fiume. I mesi estivi ed in particolare gli ultimi trentuno giorni sono stati caratterizzati da molteplici anomalie e trend del tutto altalenanti a dimostrazione dei nuovi mutevoli equilibri climatici, che testimoniano come sia urgente mettere al centro del dibattito istituzionale la necessità di individuare misure idonee a migliorare la resilienza dei territori affinché siano in grado di sopportare efficacemente il repentino cambiamento degli scenari e le criticità che da questi derivano. Al termine dell’incontro odierno l’Osservatorio ha sancito un generale stato di severità idrica bassa con previsione di precipitazioni, al netto di alcune criticità relative all’approvvigionamento idropotabile nelle province di Cuneo, Alessandria e Piacenza.

LE SITUAZIONI LOCALI

PIEMONTE – A dimostrazione dell’eccezionalità degli eventi si evidenzia proprio la situazione del Piemonte che, nel suo vasto territorio, mostra contesti del tutto opposti con l’incremento dei livelli di disponibilità di acqua all’indomani delle recenti precipitazioni in alcune aree ed una prolungata emergenza sul fronte dell’approvvigionamento idropotabile con alcuni comuni del Cuneese e dell’Alessandrino che vedono il servizio garantito solo grazie all’alimentazione degli impianti attraverso l’uso di autobotti.

LOMBARDIA – L’afflusso sui bacini idrici dei corsi d’acqua lombardi (pioggia e neve) abbatte il record storico del periodo (periodo di riferimento dal 2006 al 2020); le precipitazioni occorse negli ultimi giorni di agosto, infatti, hanno toccato i 191 mm incrementando notevolmente le portate medie giornaliere in uscita dai Grandi laghi. Si segnala il caso di “piena estiva” tutt’ora permanente, dell’Agogna a Mezzana Bigli, nel Pavese.

EMILIA-ROMAGNA – Come in Piemonte, anche nel Piacentino si registrano criticità nell’approvvigionamento di risorsa per l’impiego idropotabile in diversi comuni della Val Trebbia i cui acquedotti, al momento, vengono riforniti attraverso l’impiego di autobotti. Grazie alle precipitazioni è stato invece significativamente ridimensionata la risalita del cuneo salino nel Delta del Po: a Pontelagoscuro (Fe) i valori attuali di risalita si attestano intorno ai 20-22 km nel ramo di Venezia-Pila e ai 21-23 nel Ramo di Goro; questi numeri sono destinati a ridursi rispettivamente a 6-8 km nel primo caso e 8-10 km nel secondo grazie agli incrementi di portata del fiume Po che transiteranno verso mare solo nei prossimi giorni. Sul fronte invasi, in Romagna, la diga di Ridracoli è piena al 66%, con 17 milioni di metri cubi oggi disponibili. Ad integrazione dello scenario le analisi sulle singole province regionali mostrano un deficit del 35% su base annuale di precipitazioni nelle aree di Piacenza e di Parma.

GRANDI LAGHI Singolare il mutamento del Lago Maggiore che, in soli tre giorni, è passato da 38 milioni di metri cubi invasati (26 agosto) a 326 milioni di metri cubi (29 agosto).

AIPo: Il lago di Garda a seguito delle piogge ha recuperato il gap iniziale sia come volume di risorsa idrica invasata che come livello idrico sullo zero idrometrico. AIPo annuncia la richiesta di un incontro imminente con la Regione Lombardia per la pianificazione strategica futura per tracciare le linee guida per la gestione della risorsa per il prossimo anno.

LA SINTESI DEL BOLLETTINO

Il mese di luglio è stato caratterizzato da precipitazioni importanti sulle aree a nord del Po, seppur con temperature superiori ai valori di riferimento; i primi giorni di agosto sono stati umidi e freschi, a cui sono seguite due settimane di condizioni meteo stabili con temperature sensibilmente superiori ai valori di riferimento. Nell’ultimo weekend aria più fredda e umida è affluita nel bacino del Mediterraneo, è stato registrato un sensibile calo termico con precipitazioni diffuse, localmente intense ed abbondanti. I volumi regolati per fini irrigui dei Grandi Laghi (Maggiore, Iseo, Como, Idro e Garda) dopo un costante calo nel mese di agosto, a causa dell’assenza di precipitazioni e soprattutto dell’aumento di richiesta di utilizzo della risorsa idrica, ma comunque in linea con i valori tipici del periodo in condizioni generalmente asciutte, hanno registrato una ripresa dei volumi. Ripresa che è risultata essere particolarmente importante per il Lago Maggiore. Le portate nei principali corsi d’acqua del Distretto e del fiume Po registrano valori prossimi o superiori ai valori tipici del periodo.

Per i prossimi giorni è attesa una ripresa delle temperature con condizioni meteo più stabili, salvo locali precipitazioni, più probabili sui rilievi.

PORTATE: i valori di portata media mensile calcolati negli ultimi 30 giorni nelle principali sezioni del fiume Po identificano condizioni idrologiche di “siccità severa” (-2.0 < SFI < -1.5), mentre condizioni idrologiche di “siccità moderata” (-1.5 < SFI < -1) sono state calcolate per la sezione di Borgoforte.

TEMPERATURE e PRECIPITAZIONI: il mese di agosto, fino ad oggi, è stato caratterizzato da temperature superiori ai valori di riferimento, nonostante il brusco calo termico degli ultimi giorni; mentre gli accumuli precipitativi sono risultati superiori ai valori del periodo di riferimento.

LAGHI: i livelli di invaso dei Grandi Laghi registrano una ripresa significativa, in particolare il Lago Maggiore. Rispetto al massimo valore d’invaso disponibile per la regolazione, le percentuali di riempimento sono: 86% per il Lago Maggiore, 56% per il Lago di Como, 56% per il Lago d’Iseo e 65% per il Lago di Garda.

L’indice standardizzato calcolato per i volumi di invaso regolabili (SVI) negli ultimi 30 giorni identifica condizioni idriche “nella norma” (-1 < SVI < 1) per i laghi Iseo, Como e Garda, mentre per il Lago Maggiore le condizioni idriche calcolate sono di “siccità severa” (-2 < SVI < -1.5).

Oltre l’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po i membri dell’Osservatorio sugli Utilizzi Idrici sono: Ministero della Sicurezza Energetica; Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste; Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; Dipartimento della Protezione Civile; Regione Emilia-Romagna; Regione Liguria; Regione Lombardia; Regione Piemonte; Regione Toscana; Regione Valle d’Aosta; Regione Veneto; Provincia Autonoma di Trento; Regione Marche;  ISTAT; ISPRA; CREA; AIPo-Agenzia Interregionale per il Po; Terna Rete Italia; Consorzio del Ticino; Consorzio dell’Adda; Consorzio dell’Oglio; ANBI; UTILITALIA; ANEA; ELETTRICITÀ FUTURA.

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