Cultura

L'evento al Diotti (e non solo):
Casalmaggiore celebra Aroldi

Tommaso Aroldi, vissuto dal 1870 al 1928, diventa il protagonista di una mostra ad hoc che sarà ospitata dal Museo Diotti e che è stata presentata in sala giunta a Casalmaggiore mercoledì mattina. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Un progetto per celebrare un grande artista, non sempre sufficientemente pubblicizzato, di Casalmaggiore: Tommaso Aroldi, vissuto dal 1870 al 1928, diventa il protagonista di una mostra ad hoc che sarà ospitata dal Museo Diotti e che è stata presentata in sala giunta a Casalmaggiore mercoledì mattina.

Nativo di Martignana di Po, Aroldi è stato pittore, decoratore, architetto, insegnante e ispettore onorario. Si tratta della prima iniziativa di ampio respiro dedicata a questo artista, della cui produzione sono stati finora approfonditi occasionalmente singoli aspetti che non hanno messo in adeguata evidenza il suo ruolo profondamente incisivo e trasversale nella compagine culturale e artistica del suo tempo.

Avendo peraltro lavorato anche in luoghi diversi da Casalmaggiore, l’evento sarà spalmato su più sedi, col cuore pulsante però proprio a Casalmaggiore. Per realizzare la mostra si è costituito anche un apposito comitato scientifico, guidato dal curatore del Diotti Valter Rosa.

IL PROGETTO
La mostra intende mettere a fuoco la figura di Tommaso Aroldi, pittore, decoratore, architetto, insegnante e ispettore onorario nato a Martignana di Po nel 1870 e attivo a Casalmaggiore e nel casalasco – oltre che in diversi centri del basso mantovano e della bassa reggiana – fino al 1928. Si tratta della prima iniziativa di ampio respiro dedicata a questo artista, della cui produzione sono stati finora approfonditi occasionalmente singoli aspetti che non hanno messo in adeguata evidenza il suo ruolo profondamente incisivo e trasversale nella compagine culturale e artistica del suo tempo.

Il progetto di una mostra su Tommaso Aroldi rientra da tempo nei filoni di ricerca del Museo Diotti, soprattutto per il ruolo di docente che egli svolse per molti anni nell’ambito della Scuola di disegno “Bottoli”, istituzione locale volta alla formazione artistica delle maestranze artigiane. Inoltre il Museo ha ricevuto recentemente alcune donazioni di opere dell’artista, fra cui un consistente corpus di disegni che ha fornito nuovi e preziosi elementi di studio.

La mostra e il relativo catalogo colmeranno quindi una lacuna nella storia dell’arte del territorio anche perché Tommaso Aroldi – che pure fu il capostipite di un’intera famiglia di artisti – è il solo di questi a cui non sia finora stato dedicato uno studio monografico, come è accaduto per il figlio Aldo Mario (xilografo e illustratore) e per i nipoti Danilo (designer con carriera milanese) e Tino (pittore e promotore culturale a Casalmaggiore) che sono ben documentati nelle collezioni del Museo Diotti e sono già stati oggetto di eventi e pubblicazioni.

Con una solida formazione artistica, divisa fra l’Istituto d’Arte di Parma e l’Accademia di Belle Arti di Firenze, nel primo decennio del ‘900 Tommaso Aroldi partecipò a diverse importanti esposizioni nazionali ed internazionali (Milano, Londra e Monaco in particolare), coltivando soprattutto la pittura di paesaggio entro una ricerca, mirata allo studio della luce, che faceva tesoro tanto della pittura di macchia, studiata nel periodo fiorentino, quanto del Divisionismo.  Parallelamente avviava la sua attività d’insegnante, dal 1904 al 1920, presso la Scuola di Disegno “Giuseppe Bottoli”, contribuendo al suo rilancio e alla formazione di molti decoratori coinvolti nei cantieri che hanno segnato il volto moderno della città di Casalmaggiore.

Particolarmente intensa è stata nei primi due decenni del ‘900 la sua attività di architetto, di decoratore e di allestitore di interni sia nel campo dell’architettura religiosa, sia in quello dell’architettura civile. In questo ambito ha operato tanto nella progettazione di dimore signorili, quanto delle prime case popolari, stilisticamente orientato – a seconda della committenza – tra l’eclettismo storicista e il Liberty floreale. In qualità di componente della locale Commissione d’ornato e soprattutto come ispettore onorario, la sua azione vigile si è estesa a tutto il tessuto edilizio della città, compresa la segnalazione agli organi di tutela del palazzo Martinelli, da lui indicato, con largo anticipo sui tempi, come idonea sede per la Scuola industriale di disegno e per un costituendo museo civico.

IL COMITATO SCIENTIFICO
Per l’organizzazione della mostra è stato costituito un apposito Comitato, coordinato dal prof. Valter Rosa, Conservatore del Museo Diotti, già docente di Storia dell’Arte presso l’Accademia di Brera, autore in passato di una monografia sulla Scuola di disegno “G. Bottoli” di Casalmaggiore e di numerosi studi sugli altri artisti della famiglia Aroldi. Curatore della mostra e del catalogo, il prof. Rosa ha rivolto in questo caso la sua ricerca in particolare alla formazione dell’artista.

Del Comitato fanno parte inoltre i seguenti studiosi:
·       Maria Adelaide Donzelli, docente di Storia dell’Arte, già autrice di saggi e articoli su Tommaso Aroldi, che ha approfondito la sua produzione pittorica;
·       Marco Orlandi, docente di Storia dell’Arte e autore di diversi studi sull’Ottocento, che ha approfondito la decorazione in ambito civile;
·       don Gino Assensi, studioso della produzione di Aroldi per le chiese del territorio, che si è occupato della decorazione in ambito ecclesiastico;
·       Ivan Cantoni, docente, curatore della Quadreria del Palazzo Ducale di Guastalla e direttore della Biblioteca Maldotti, che ha ricostruito l’attività di Aroldi per il Palazzo Ducale di Guastalla;
·       Giuseppina Bacchi, docente, ricercatrice storico-archivista, che ha approfondito il tema dell’Asilo-monumento di Gussola e un caso particolare di tutela dei monumenti;
·       Andrea Visioli, laureato in Storia dell’Arte, che si è occupato dei progetti architettonici;
·       Carlo Beccari, collezionista, che ha collaborato alla ricerca documentaria.

Il gruppo di lavoro è attivo dall’inizio del 2023 e ha operato in stretta sinergia per la ricostruzione della cronologia dettagliata dell’artista e l’ordinamento di tutta la produzione nota, pervenendo alla stesura di vari saggi che andranno a costituire un pregevole catalogo.

Il responsabile dell’organizzazione della mostra, dei prestiti (quasi tutti da collezioni private) e dei servizi educativi è Roberta Ronda, Capo Settore Cultura del Comune di Casalmaggiore e Direttore del Museo Diotti. L’Associazione DiMusE – Didattica Musei Educazione fornirà gli operatori didattici.

L’ESPOSIZIONE
La mostra si terrà al Museo Diotti dal 21 ottobre al 31 dicembre 2023 e sarà allestita nella sala dedicata alle mostre temporanee con alcune appendici in altri spazi del Museo.

Queste le sezioni in cui sarà articolata:
·       L’ambito familiare. Autoritratti e ritratti della prima e seconda moglie e del figlio Aldo Mario.
·       La formazione tra Parma e Firenze. Selezione dei disegni tecnici e di macchine realizzati all’Istituto d’Arte di Parma e degli studi di teste della Scuola di Figura nell’Accademia di Belle Arti di Firenze.
·       La pittura di paesaggio: l’esperienza della macchia e del colore diviso. Dipinti su tavola e su tela di paesaggi toscani e del casalasco.
·       La pittura di paesaggio: la tendenza simbolista. Dipinti su carta e su tela legati all’ultima produzione.
·       La grande decorazione tra sacro e profano. Disegni, bozzetti e cartoni da spolvero per decorazioni di interni di chiese, case e palazzi.
·       I progetti architettonici: storicismo eclettico e modernismo liberty. Progetti per case, palazzine, villini, asili-monumento, chiese e cappelle della Bassa (realizzati tra Casalmaggiore, Gussola, Sabbioneta e altre località).
·       Il contesto dell’Esposizione Agricola-Industriale di Casalmaggiore del 1910. Esposizione di manifesti e bozzetti di manifesti, foto storiche e documenti.

A completamento del percorso, sarà proiettato nella Sala didattica un Videoitinerario nei luoghi in cui l’artista ha operato.

LE SEDI E GLI EVENTI COLLATERALI
Una sezione collaterale della mostra sarà allestita nello stesso periodo presso il Palazzo Ducale di Guastalla (RE) ed esporrà un fondo inedito di proprietà della Biblioteca Maldotti e costituito dai disegni preparatori per le tarsie lignee della Stanza Egizia, un tempo esistente nel Palazzo e oggi in parte riallestita presso la collezione Wolfsoniana di Genova-Nervi.

Presso la Scuola di disegno “Bottoli” di Casalmaggiore, normalmente chiusa al pubblico, saranno organizzate alcune giornate di apertura straordinaria per la presentazione dell’istituzione che fu diretta proprio da Tommaso Aroldi e per l’esposizione di una serie di disegni dei suoi allievi.

Sarà predisposto – con la collaborazione delle Parrocchie e dell’Ufficio diocesano per i Beni Culturali ecclesiastici – un circuito informativo diffuso nelle chiese del territorio (Villanova, Commessaggio, Martignana, Vicoboneghisio, Casalbellotto, Vicomoscano, Cogozzo, Quattrocase, Sabbioneta, Correggioverde e Sant’Agata di Cremona) per le quali sarà realizzato un pannello informativo con riferimento ai progetti di Tommaso Aroldi per la singola sede, oltre che rimandi generali all’artista e alla mostra.

Saranno infine calendarizzati alcuni incontri di approfondimento presso la Sala Consiliare del Palazzo Comunale di Casalmaggiore (interamente decorata da Tommaso Aroldi), presso il Museo del Bijou di Casalmaggiore (vista l’attività svolta dall’artista per le antiche industrie locali di bigiotteria) e presso alcune chiese che conservano cicli decorativi particolarmente consistenti.

redazione@oglioponews.it (video Alessandro Osti)

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