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Sburla la Roda: vincono Fossa,
Cappella e l'organizzazione

Tra i giochi, che hanno rinsaldati gemellaggi ormai consolidati come quello coi trampolisti di Schieti, alla presenza anche del sindaco di Urbino nonché trampolista Max Sirotti, il gioco del cacio al fuso di Pienza con Nello Monaci e la morra di Barbariga, anche il battichiodo. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Uno spartito tradizionale, che ogni anno si ripete ma non annoia mai. E che regala sempre qualche colpo di scena. Benvenuti alla Sagra di Fossa, edizione numero 23, che ha animato l’ultimo weekend a Fossacaprara, frazione di Casalmaggiore, ormai lanciata grazie al gioco Sburla la Roda e all’associazione Oltrefossa della presidente Carla Maffei nel gotha nazionale e infatti già invitata al Tocatì, il festival dei Giochi da strada, a Verona. Non a caso era presente la delegata di AGA Verona Simona Puggioni.

Partiamo dalla fine: il palio è stato vinto da Fossa su Caprara, ma la vera novità è stata la presenza anche di una donna per squadra e di tantissimi ragazzi giovani tra gli spingitori, abili a dribblare anche i disturbatori che, come si conviene nel palio, hanno lanciato farina su chi gareggiava.

Al pomeriggio di domenica, invece, il Campionato Italiano di Sburla la Roda ha visto il successo di Cappella, che ha battuto Sabbioneta al fotofinish, con quest’ultima che sperava di farcela dopo l’ottima prova in batteria (con miglior tempo assoluto). Sburla la Roda, come dice il nome stesse del gioco in dialetto, è la gara che porta a spingere una balla di paglia lungo un percorso di andata e ritorno (triangolare, invece, nel palio) con la vittoria che arride a chi arriva prima.

E se la balla di paglia è stata la grande protagonista della domenica, la Sagra di Fossa ha conquistato palati e presenze grazie ai gnoc a la mulinera, ricetta tipica casalasca, e ad altre ricette. Un pienone per tutte e tre le serate, nonostante da sabato il tempo non promettesse benissimo.

Da ricordare cinque eventi culturali su tutti: la conferenza “Mario Federici, un liutaio lungo il fiume” di venerdì, l’approfondimento legato al Tocatì che ha ricevuto il riconoscimento Unesco nel pomeriggio di sabato con – tra gli altri – il prof. Di Cà Foscari Mauro Ferrari. Sabato sera la proiezione dei corti dei Genitori Instabili. E ancora il pranzo con Slow Food Oglio Po di domenica e sempre domenica alle 18.30 il concerto musicale.

Tra i giochi, che hanno rinsaldati gemellaggi ormai consolidati come quello coi trampolisti di Schieti, alla presenza anche del sindaco di Urbino nonché trampolista Max Sirotti, il gioco del cacio al fuso di Pienza con Nello Monaci e la morra di Barbariga, anche il battichiodo, che ha laureato campione – tra chi piantava più chiodi nello stesso lasso di tempo – Alberto Savazzi di Viadana, seguito da Matteo Mastropietro di Scandolara Ravara e da Alice Mistrali di Viadana.

G.G. (video Alessandro Osti)

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