Cronaca

Villa Rosetta a Cappella
lasciata in eredità al WWF

L'ingegner Dei Bei aveva anche avanzato, negli ultimi anni della sua vita, la possibilità di lasciare Villa Rosetta all’Università degli Studi di Milano, città nella quale Dei Bei aveva lavorato e vissuto tanti anni, come una sorta di sede staccata. GUARDA LA FOTOGALLERY E IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Villa Rosetta Mina, a Cappella, frazione di Casalmaggiore, va al WWF. Così vengono rispettate in pieno le volontà testamentaria del nobile Alessandro Dei Bei, mancato poco più di un anno fa, per la precisione il 10 maggio 2022, a 95 anni mentre si trovava ricoverato all’Aragona di San Giovanni in Croce.

Villa Rosetta aveva subìto anche alcuni atti vandalici, al cancello di ingresso e alle zone interne della struttura, dotata anche di un ampio parco e spazio verde. Proprio alcuni alberi secolari erano stati danneggiati nel 2018 dai vandali, che avevano dato fuoco agli stessi. Da qui probabilmente era maturata nell’ingegnere – che faceva la spola tra Cappella e Milano (dove lavorava all’Enel) specie in estate – la convinzione di dover affidare quel patrimonio a un ente in grado di gestirlo al meglio.

L’avvocato Emilio Azzini di Casalmaggiore ha seguito le volontà espressa nel testamento con Villa Rosetta che dunque passa in eredità al WWF, con sede a Roma, la più importante organizzazione mondiale di difesa dell’ambiente.

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Risalente al 1600 e poi ristrutturata dopo la seconda metà del 1700, Villa Rosetta Mina è dotata anche di un laghetto di 3mila metri quadrati. Dei Bei non ha avuto figli e non si è mai sposato, da qui un’altra spiegazione della sua decisione. L’ultimo episodio di vandalismo risale al 4 giugno dell’anno scorso, un anno dopo la scomparsa dell’ingegnere. Quest’ultimo aveva anche avanzato, negli ultimi anni della sua vita, la possibilità di lasciare Villa Rosetta all’Università degli Studi di Milano, città nella quale Dei Bei aveva lavorato e vissuto tanti anni, come una sorta di sede staccata.

Alla fine, tenendo conto che nel parco ci sono alberi di pregio, alcuni anche difficili da trovare nelle nostre zone, la scelta del WWF favorisce comunque il ramo della ricerca e, da questo punto di vista, preserva la volontà dell’ingegnere di legare la sua villa storica al futuro.

G.G. (video e foto Alessandro Osti)

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