Cronaca

Bozzolo, la scuola di italiano:
mantenuta promessa ai profughi

Alla prima lezione hanno partecipato una ventina di stranieri suddivisi in due sezioni, la prima per chi non era mai stato a scuola nel proprio paese e chi invece aveva già una infarinatura di italiano

La protesta dei profughi di Bozzolo scesi in strada lunedì mattina in via Arini comincia a dare qualche frutto. Gli stranieri si lamentavano di essere per la maggior parte di loro in attesa mesi di poter frequentare la scuola di italiano. Elemento indispensabile per proseguire il percorso di integrazione nel nostro Paese. E lunedì sera l’avvocato Paolo Novellini rappresentante della Coperativa che ha stipulato l’accordo relativo con la Prefettura di Mantova ha iniziato la prima lezione a cui hanno partecipato una ventina di stranieri suddivisi in due sezioni, la prima per chi non era mai stato a scuola nel proprio paese e chi invece aveva già una infarinatura di italiano. Le lezioni assicura Novellini, continueranno tutte le sere dal lunedi al venerdì dalle 21 alle 22 30. La protesta aveva richiamato sul posto, a causa del tipico vociare degli africani oltre a diversi curiosi anche due pattuglie delle forze dell’Ordine rappresentate da Carabinieri e Polizia locale. Per fortuna non era accaduto nulla di grave anche per la presenza del mediatore Festus, anche lui africano, che ha garantito con il suo tono calmo e conciliante soluzione ai problemi dei suoi connazionali.

Ros Pis

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